Il basket è fermo ma Gianmarco Pozzecco non smette di pensare alle ultime partite della sua Dinamo Sassari, a partire da quella trasferta a Burgos che gli provocò parecchia preoccupazione.
“La situazione lì è stata complicata – ha spiegato in un lungo collegamento con ‘Dinamo TV’ -, tanto più per situazioni personali. Avevo la febbre ed ero preoccupato anche per Tania, che è spagnola. Grazie a Stefano e ai suoi genitori siamo poi riusciti a farla rientrare con me in charter, ma queste circostanze hanno peggiorato anche la mia situazione. Siamo stati l’ultima squadra italiana in giro per l’Europa e gli ultimi a giocare in Italia. Essere professionisti significa mettere il basket al primo posto, ma in situazioni del genere viene prima la salute”.
“In Spagna non si sono resi conto sin da subito della gravità del Coronavirus – ha aggiunto il coach di Sassari -. All’andata ero preoccupato che giocare in Italia li condizionasse, e il loro coach addirittura mi ha abbracciato. Penso che la situazione sia stata sottovalutata, ora il nostro compito è fare sì che tutte le società sopravvivano. Ognuno rinunci a qualcosa, e così non perderemo tutto”.