Prima o poi doveva succedere e la capolista Brescia ferma la sua corsa dopo nove vittorie consecutive. L’artefice dello scalpo è la Dinamo Sassari che grazie a un libero di Bamforth a 3” dalla fine sigilla il 79-78 finale.
L’inizio è tutto di marca isolana che nonostante la doppietta di trasferte parte molto forte e vola 18-7 prima del timoeut di Diana che sortisce gli effetti sperati e con Sacchetti ricuce fino al -3. L’aggancio bresciano arriva nel secondo quarto, ma Sassari risponde con Bamforth e Hatcher portando il risultato di 41-43 alla pausa lunga.
Il secondo tempo è una vera battaglia senza esclusione di colpi con Polonara e Vitali a scambiarsi canestri, Landry a piazzare il primo break completato poi da Vitali e Bushati per addirittura il +11 al 32°.
Sembra il colpo del ko, ma prima Jones e Hatcher, poi Bamforth riportano il Banco a un possesso e poi al pareggio con meno di due minuti da giocare. Il finale è al cardiopalmo, ma la linea della carità di Bamforth nel finale regala la gioia alla Dinamo e il primo stop alla capolista.
Nella serata di legabasket si giocano altre due partite e Pistoia batte una combattiva Pesaro, mentre Reggio Emilia compie l’impresa al Taliercio.
Pesaro guidata da Moore ha le idee chiare e gioca un primo tempo offensivamente notevole trovando sempre conclusioni realizzate di qualità. Pistoia non resta a guardare e guidata dall’altro Moore tiene la scia pur subendo la vena balistica avversaria e andare al riposo sotto solo di sei lunghezze avendo subito 51 punti è quasi un saldo. Come una formica Pesaro aggiunge altri tre punti alla propria dote nel terzo quarto, ma crolla verticalmente nell’ultimo periodo avendo spronato i propri titolari e Pistoia nei primi sette minuti apre con un tramortente 17-3 di parziale che sarà la chiave del match per la vittoria finale 86-83, nonostante Kuksisk abbia anche avuto la tripla del sorpasso negli ultimi 30”.
A Venezia invece arriva un’affamata Reggio Emilia che però è letteralmente falcidiata dagli infortuni e anche senza Amedeo Della Valle. L’unica possibilità è giocarla sulla difesa, rendere la partita brutta e a basso punteggio per provare a spuntarla. E’ quello che succede, perchè il match non decolla mai a livello di spettacolo e punteggio, ma sebbene Venezia potrebbe far valere la propria profondità non riesce mai ad allungare e nonostante le buone prestazioni di Watt e Haynes, dal primo quarto in poi è costretta a inseguire e al giro di boa dell’ultimo periodo è sotto ancora di sette lunghezze. Il tecnico di DeRaffaele scuote i suoi che recuperano e vanno avanti, ma De Vico mette la tripla del sorpasso. Peric fa 0-2, ma Orelik ruba il rimbalzo e regala l’ultimo possesso ai suoi. Peric sbaglia un altro rigore da centro area per non tornare in lunetta, prende il suo rimbalzo, ma viene depredato da Wright e White sigilla l’impresa dalla lunetta per 66-68.
In collaborazione con basketissimo.com