Vince, per la prima volta in 4 confronti – coppe comprese – la Sidigas Avellino che espugna un Taliercio pieno in ogni ordine di posti. Finisce in un tripudio bianconverde, con Ragland mattatore da 20 punti e 7 assist, Randolph con 13 punti dalla panchina in pochi minuti e un Green che mette in serie 6 recuperi e 4 assist. A Venezia 18 di Peric e 11 di Tonut, ma manca quel mordente che serve a vincere queste gare. La Reyer perde il fattore campo e dovrà provare un colpo in trasferta. Per questa gara 1 De Raffaele scgelie una squadra piccola col solo Hagins lungo, Ress in quintetto e Batista e Ortner in borghese, mentre Sacripanti si affida alla sua immensa batteria di esterni, che non a caso apre con due triple in altrettanti possessi. Venezia si adegua ai ritmi vertiginosi degli ospiti, Haynes prima e il pick and pop di Ress poi lanciano la fuga orogranata, ma un Ragland protagonista e percentuali dall’arco sontuose tengono gli irpini sempre a stretto contatto. Peric tra tanta energia e qualche errore porta comunque il mattoncino alla causa, ma Randolph con una tripla poco coatruita e di puro talento e l’ennesima tripla difficile del solito Ragland regolano alla Sidigas il vantaggio.
L’ultimo sussulto del quarto è la bomba di Mcgee che scrive 21 pari alla prima sirena. Dopo tanto alto ritmo le percentuali si abbassano nel secondo quarto. Dopo più di qualche minuto di stallo, si va avanti di mini parziali. Dopo il +4 firmato McGee, è Leunen a scuotere i suoi. Logan si iscrive a referto così come Hagins poco dopo, in un susseguirsi di sorpassi. Qualche palla persa di troppo e gioco spezzato su ambo i fronti non permettono alle squadre di trovare la continuità che fin qui avevano avuto. Il finale di quarto è tutto per la Sidigas, che finalmente sfrutta il post basso di Fesenko e, sull’ennesima banale persa di Venezia, sfrutta il contropiede con Logan. La prodezza di McGee, però, ancora una volta pareggia i conti alla pausa lunga, a quota 32. Venezia esce meglio dagli spogliatoi con gli acuti di Bramos ed Haynes che puniscono una pigra difesa irpina per il +6 Reyer. È il pick and roll di Cusin a cambiare l’inerzia del gioco, con i punti del lungo che ricuciono il gap.
Botta e risposta continua. Logan di astuzia e Peric di tecnica si danno.battaglia, Ragland mette la tripla dal parcheggio ed è nuovamente parità al 25′. L’inerzia si sposta sugli uomini di Sacripanti: prima Thomas poi ancora Ragland scrivono un +4 molto legato alle individualità. Filloy ci mette il cuore per tenere i suoi in scia, ma i punti di un Randolph decisivi pur in un limitaggio limitato e 5 punti di Zerini regalano alla Sidigas il vantaggio al 30′ sul 49-55. Fesenko prova a mettersi in partita con la schiacciata ma il contropiede di Venezia dimostra di poter ancora dire la sua. La Sidigas trova sempre però le giuste spaziature e anche Green mette sul tabellone punti preziosi per i suoi. Randolph mette dieci lunghezze di distanza tra le due squadra, Fesenko diventa un fattore finalmente ma Peric ha tanta voglia e piedi veloci ed evita che la gara scappi via. Avellino però non si fa prendere dal panico: Zerini con la tripla dall’angolo e Randolph in contropiede dell’ennesima palla rubata a metà campo scrivono un pesante 5-0 su cui De Raffaele chiama timeout. La tripla di Bramos riconsegna il -8 ai suoi, ma il pick and roll di Fesenko non è più contenuto dalla difesa orogranata. Tonut è l’ultimo dei suoi ad arrendersi, ma le iniziative di Ragland, finalizzate o meno, decidono il match. Green spara la tripla della sicurezza dopo una gara fatta di tante palle recuperate – Logan tenuto in panchina tutto il quarto periodo- ed i 50 tifosi irpini posso festeggiare. Finisce 73-80.
In collaborazione con Basketissimo.com