Risorge Reggio Emilia e dopo la severa punizione di martedì riassapora il gusto di un prezioso successo (82-72) che le regala due match point per la finale. Gara ad alta tensione dove le squadre hanno dato anima e corpo per aggiudicarsi la contesa. Alla fine l’hanno spuntata gli emiliani grazie ad una maggiore profondità del roster, ad un ritrovato bunker difensivo e all’imprescindibile leadership lituana. Proprio loro due i migliori (entrambi a quota10) ben coadiuvati da Aradori (16) e Della Valle (11). Per i campani il deserto intorno a Ragland (23) e Nunnally (21).
E’ la notte della verità per la Grissin Bon che torna nel suo fortino dopo la mareggiata campana alla ricerca delle certezze perdute. Sidigas che arriva invece in Emilia con uno stato d’animo esattamente contrapposto, sulle ali dell’entusiasmo delle due nette vittorie collezionate al Pala del Mauro che hanno stravolto l’inerzia della serie. Pesa sempre come un macigno la defezione di Veremeenko per Menetti mentre Sacripanti non ha a disposizione Ackerbneppure stasera così come non lo avrà nelle prossime gare. Pala Bigi ferito dalla caporetto irpina e pronto ad essere il sesto uomo in campo per dare nuova linfa vitale a Lavrinovic e compagni per risorgere dalle proprie ceneri. Si parte con le squadre contratte che avvertono il peso della posta in palio: Kaukenas in schiacciata risponde subito alla tripla di Ragland (2-3 al 3’). Il vetusto Bigi è sin dalla palla a due un inferno. Reggio alza il volume della radio in difesa e prova a trovare energia e ritmo mentre Avellino non riesce a trovare le sue solite certezze nel pitturato e ammacca il ferro dalla distanza lunga. Aradori e Needham provano a dare la scossa (8-5 al 6’). Un redivivo Green però non ci sta e imbuca la tripla a cui replica con la stessa moneta subito Silins. Il match è ruvido, teso e vibrante (11-10 all’ 8’).Golubovic dà profondità all’orchestra biancorossa in post basso mentre Della Valle infila la rasoiata del mini allungo reggiano in chiusura di quarto (18-13 al 10’). Si riparte e Lavrinovic suona la carica con 7 punti in un tiro di schioppo che guidano lo strappo della Reggiana (25-17 al 12’). La difesa di Menetti continua a essere un aspirapolvere, lontano parente di quella colabrodo di solo 48 ore prima.Nunnally si iscrive finalmente a referto e firma un micidiale controbreak di 0-9 che riporta avanti chi viaggia (25-26 al 15’). Partita ora che corre sul filo dell’equilibrio con le due contendenti che si annusano (30-31 al 17’). Aradori e Kaukenas mostrano i muscoli e provano a spezzare l’incantesimo dando una nuova scossa (37-31 al 18’). Lo Scandone però non ne vuol sapere e ricuce le distanze in un giro di orologio con un Nunnally ora scatenato (già 13 per lui). Si va al riposo sul 39-38. Risultato in grande equilibrio dove pesano i nove giri in meno in lunetta per gli emiliani.
Parte la terza frazione con il leone Kaukenas che imbuca immediatamente da tre ma Ragland è di ghiaccio ed è un rebus per De Nicolao. Aradori appoggia alla plancia (44-40 al 23’). Nunnally è tarantolato e costringe Silins al quarto fallo. La Reggiana prova però a crederci con la fiondata di Lavrinovic e la fuga in contropiede di Della Valle (51-44 al 26’). E’ battaglia vera. Qui può decidersi buona parte della serie. De Nicolao sguscia in area colorata e morde in difesa. La Scandone vacilla ma Reggio sbaglia alcuni colpi che potevano rappresentare più di una spallata. Ancora la guardia di Alba vola in coast to coast per il +9 (57-48 al 29’).Reggio sembra averne di più con la Sidigas che va in confusione. L’ex Pini è freddo dalla linea della carità e cerca di interrompere l’emorragia biancoverde. La tensione ora rende il match caotico ma la Grissin Bon riesce ad apparecchiare per il gran finale (57-50 al 30’). Si riparte e Cervi col gancetto riporta sotto gli ospiti ma Polonarareplica con la tripla fulminea dall’angolo. Gioco da 2+1 di Needham per il +10 (62-52 al 32’). Ragland vuole tenere a galla i suoi e continua i giri in lunetta dove non sbaglia mai (con i liberi che sono ancora un fattore: 25-8 per gli irpini).L’ala azzurra vola al settimo piano con l’ascensore e inchioda al ferro. Needham fa di nuovo saltare il tetto del Bigi con la bomba del +11 (68-57 al 35’). Avellino barcolla. Buva esce per falli. Ma la Reggiana non uccide la partita sbagliando diversi tiri aperti e la Sidigas resta in scia con la tripla di Nunnally (68-65 al 37’). De Nicolao scuote i suoi e guida il controbreak decisivo (72-65 al 38’). Ragland non molla mai. Aradori e ancora il play azzurro mettono però il punto esclamativo. Il Bigi può alzare le braccia al cielo per ilpesante punto del 3-2. Ci si rivede sabato per gara 6 in Irpinia con il primo match point per Reggio.