Jasmin Repesa, che debutterà come allenatore del Buducnost Voli contro l’AX Armani Exchange Milano ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha ripercorso la sua esperienza all’Olimpia.
“Quattro trofei non si dimenticano. E’ ovvio che nella seconda stagione mi aspettavo di più, lo stesso può dire il club. Tutti datano la fine del mio rapporto dopo quel mio sfogo a Torino quando vincemmo concedendo 97 punti ad un avversario non trascendentale. Pochi giorni prima avevamo perso al Pireo una partita già vinta. Volli richiamare la squadra ad una maggiore attenzione nell’atteggiamento difensivo. Da quel momento iniziò un periodo molto difficile per tutti dentro all’Olimpia. Fummo bersagliati da tanti infortuni: Dragic non finì la stagione, Macvan, Sanders e Simon saltarono tante partite, poi ci fu il caso Gentile. Un massacro, ma si vede che doveva finire così”
Sulla Milano attuale: “E’decisamente più forte delle Milano che ho allenato io e anche il budget, immagino, è diventato più importante. Questa Olimpia è basata su due veri fuoriclasse: James e Nedovic. E’ il punto di partenza per fare bene in EuroLeague”.