Repesa: “La responsabilità è del coach”

Seconda sconfitta interna consecutiva per l’Olimpia, che dopo il pesante rovescio contro Trento cede anche all’Unics Kazan nell’ultimo turno di Eurolega.

Due ko sostanzialmente indolori, a differenza dei fischi dei tifosi: “Nessuno pensa di essersi tolto un peso con la fine dell’Eurolega, perché dobbiamo essere orgogliosi di aver potuto partecipare – ha detto capitan Cinciarini – Penso sempre di essere un privilegiato e cerco di giocare tutte le partite alla morte, ma quest’anno in alcune partite non l’abbiamo fatto. I tifosi hanno fischiato giustamente questa sera, perché non abbiamo giocato gli ultimi due quarti. Ora dobbiamo riazzerare facendoci un esame di coscienza”.

Anche coach Repesa analizza il match parlando di una condizione fisica difficile: “Questa sera sono mancate le gambe. Sino a quando le abbiamo avute siamo stati sopra, limitatamente a come possiamo giocare in questo momento. Simon è stato inserito nella squadra con un solo allenamento negli ultimi due mesi, mentre forse abbiamo un po’ forzato facendo giocare Sanders”.

È mancata spinta anche da chi poteva darne: ”Quando succede che chi può giocare con maggiore energia e nell’ultimo periodo ha avuto spazio in campo come Abass esca per cinque falli con nove minuti giocati, non possiamo aspettarci che i Cinciarini o gli Hickman che hanno sempre giocato possano risolvere tutti i problemi”.

C’è il rammarico di un vantaggio risicato nel primo tempo: “Potevamo essere molto più avanti alla pausa se non avessimo commesso qualche persa di troppo, poi nel secondo non siamo rientrati in difesa, abbiamo palleggiato troppo in attacco e voluto risolvere le cose individualmente”.
Il coach si assume le colpe del risultato: “Non voglio accusare nessuno e se c’è qualche colpevole è il coach. Questa è una partita da dimenticare per come è andata, ma da non dimenticare per comprendere come costruire un roster competitivo per la prossima Eurolega”.

Il periodo nero di dieci sconfitte ha segnato la stagione: “Abbiamo avuto una brutta Eurolega e le dieci partite perse consecutivamente sono state pesanti, anche perché il calendario ci ha messo davanti due volte il CSKA e due volte il Fenerbahce. Oltretutto in questo finale abbiamo giocato per un mese abbondante con soli sette giocatori”.

Articolo in collaborazione con Basketissimo.com

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