Alla prima edizione della Champions League della FIBA parteciperanno 66 club per 19 paesi, mancheranno in blocco i club spagnoli, tedeschi e russi e non c’è nemmeno la Serbia. Il seguito (o la risposta eloquente, e cioè molto superba?) alle proposte della delegazione delll’Europa di martedì a Monaco, la quarta della serie, per tentare un accordo, è stato il freddo comunicato con cui la Federazione internazionale dichiara che 13 campioni nazionali delle 10 leghe più importanti d’Europa figurano fra i 19 paesi, che sono Italia: Bielorussia, Belgio, Bulgaria Croazia, Rep.Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Israele, Lettonia, Polonia, Romania, Slovenia, Svezia, Turchia e Ucraina. Nel documento si annuncia anche che fra poco sarà reso noto il nome del direttore generale della nuova competizione: difficile si tratti di Dino Meneghin, vicepresidente di FIBA Europe, nome che circola da qualche giorno.
La Champions FIBA che prenderà il posto dell’Europe Cup con incentivi economici inferiore ai concorrenti partirà a settembre con la fase di qualificazione, l’Italia avrà tre posti, di cui le due finaliste del match per il titolo saranno ammesse direttamente, mentre la terza parteciperà al torneo di qualificazione.
Prendendo come riferimento e le 10 finaliste delle 3 coppe di questa stagione, il valore tecnico complessivo dell’area Euroleague/Eurocup è nettamente superiore anche al netto delle defezioni (per ora solo delle 3 italiane di Eurocup, Sassari, Reggio Emilia e Trento, che hanno fatto a malincuore retromarcia di fronte a un’esclusione della Fip): oltre alle finaliste di Berlino (13-13 maggio), Fenerbahce, Laboral e le russe Cska Mosca e Lokomotiv Krasnodar, e a Galatasaray qualificata come vincitrice dell’Eurocup per l’Euroleague ha rotto il fronte francese Strasburgo, mentre delle 4 di Europe Cup i vincitori del Francoforte e i russi dell’Enisey seguono le loro federazioni.
Intanto “Marca” ha pubblicato intanto un’intervista pepata a Jordi Bertomeu, il presidente del Consorzio di Euroleague, raccolta al termine dell’incontro di Monaco con Patrick Baumann, il cui tono lascia poche speranze a un riavvicinamento. Il titolo sembra già una nuova dichiarazione di guerra “La FIBA getta il basket nel caos”.
“Mentre noi siamo preoccupati di costruire, la FIBA si dedica più a distruggere. Dal nostro punto di vista la situazione non è messa bene. L’abbiamo detto chiaramente: “ci avete messo nel caos”. Ogni volta sono sempre più aggressivi, non passa settimana senza minacce, sanzioni e squalifiche. E’ riprovevole che si mettano di mezzo le federazioni nazionali e le squadre nazionali. La FIBA ha fatto dei risultati sportivi la sua bandiera però in questo conflitto con l’Euroleague non contano, vogliono squalificare la Spagna perchè gioca la Euroleage che è una competizione ufficiale”.
Come andrà a finire? “Sarebbe un disastro perdere questo conflitto in quanto significherebbe non poter contare su un sistema normativo stabile, per cui se ne dovranno occupare i tribunali”
A cura di ENRICO CAMPANA