Meo Sacchetti è tornato a Sassari, almeno per una sera.
L’attuale tecnico di Brindisi ha infatti presentato il suo libro “Il mio basket” e in conferenza è partito con un lapsus che ha divertito ed entusiasmato la platea: “Sono partito da Sassari… Volevo dire da Brindisi”.
“L’anno scorso andai via dopo sette partite di campionato e adesso sono tornato dopo sette partite di campionato. E’ uno strano scherzo del destino”.
“Abbiamo fatto grandi cose. Certo, ovviamente c’è un po’ di rammarico per come è finita, ma io ho dato tanto alla Dinamo come la Dinamo ha dato tanto a me. Nessuno avrebbe pensato che Sassari avrebbe vinto lo scudetto ed è per questo che quello che abbiamo fatto non può essere considerato normale, Credo che in questo periodo ci siano delle critiche esagerate. I successi hanno fatto maturare una sorta di bocca buona e di puzza sotto il naso. Vincere però non è una cosa semplice. Questa visione è sbagliata”.
“Un mea culpa? So che ora è semplice da dire, ma, se non avessi avuto ancora due anni di contratto, avrei lasciato Sassari subito dopo lo scudetto. Avevamo davvero raggiunto il massimo e non si poteva fare di più. Non mi andava però di venir meno ad un accordo che avevamo”.