Sassari travolta da Varese, furibondo il presidente
Nella partita di mezzogiorno della ventottesima giornata di Lega Basket Serie A la Openjobmetis Varese ha nettamente vinto per 112-88 sul Banco di Sardegna Sassari al Palaserradimigni. Dopo un iniziale 15-7 la luce della Dinamo si è completamente spenta e i lombardi hanno avuto anche 27 lunghezze di vantaggio già nel secondo quarto, per loro 24 punti di Nico Mannion, dall’altra parte 31 di Stephane Gombauld. Ecco le parole del presidente dei sardi Stefano Sardara a fine match.
“Non sono ovviamente qui per commentare l’aspetto tecnico della partita ma per chiedere scusa ai nostri tifosi, agli sponsor e a tutto il mondo Dinamo perché quello che abbiamo visto oggi è vergognoso. I giocatori oggi hanno lanciato un messaggio, che sono appagati dal risultato ottenuto, e allora a partire da domani lavoreranno in queste due settimane quanto il club penserà sia il caso”.
“È stata una stagione disastrata e come sapete ho sempre supportato la squadra perché sapevo le difficoltà di partire con tanti problemi, ma vedere oggi una squadra non andare in campo -perchè si può vincere e perdere ma oggi il problema era un altro- è vergognoso. Domattina facciamo allenamento presto e cerchiamo motivazioni perché questa è una piazza che ha storia, ha tifosi, ha tradizione e merita rispetto, e oggi quel rispetto non si è visto”.
“Quasi impossibile immaginare una domenica così: abbiamo iniziato al 20 agosto con quattro quinti di quintetto infortunati e il restante sono rientrati tra ottobre e novembre: siamo partiti sicuramente con il piombo ai piedi, poi il cambio di allenatore ci ha permesso di stare sereni ma mentalmente forse è una squadra che ha carenza di leadership che ha perso di nuovo la strada. Se all’inizio aveva una serie di motivazioni comprensibili ora lo trovo non professionale, tornare a casa è bello per tutti ma la piazza per cui giochi merita rispetto prima di tutto. Sono un uomo di sport, posso capire tutto ma non accetto la mancanza di rispetto”.
“La squadra è stata costruita con la volontà di fare bene, ed è un gruppo che al completo ha mostrato le sue potenzialità: è chiaro che se parti con tanti problemi diventa più complesso. Quello che mi fa arrabbiare è ciò che ho visto a Napoli e oggi: una squadra che ha ottenuto il risultato e si accontenta. Non è così, per la società è importante andare fino in fondo e andare ai playoff, onestamente mi aspettavo di più per quello che il club ha dato ai suoi giocatori anche nelle difficoltà”.
“La controprova non l’avremo mai ma se penso all’errore di costruzione penso a un errore di età, forse una squadra come questa aveva bisogno di più leadership. Facile dirlo oggi, avrei voluto vedere la squadra al completo oggi. Senza l’arrivo di Markovic e il magico mese di marzo non saremmo così sereni”.