Virtus Segafredo Bologna – Maccabi Tel Aviv 78-73 (20-16; 44-41; 57-60)
Seconda vittoria casalinga consecutiva in Eurolega per la Virtus Bologna che, dopo l’affermazione di martedì contro l’Alba Berlino, fa suo anche il match contro il Maccabi Tel Aviv, rimontando 7 punti di svantaggio nell’ultimo quarto.
Nel post partita è ovviamente palpabile la soddisfazione di coach Scariolo, che non dimentica la figura dello scomparso Sinisa Mihajlovic nelle dichirazioni in conferenza stampa: “Siamo ovviamente molto contenti per la vittoria. Ringrazio i giocatori e i tifosi, che ci hanno supportato per tutta la gara, anche quando eravamo sotto di 7 nell’ultimo quarto. Siamo sempre stati nella partita, anche sul -7. Abbiamo trovato il modo di vincere, ancora una volta tutto il credito a loro e grazie ai tifosi. La difesa box and one? Credo sia stato importante che i giocatori ci abbiano creduto e l’abbiano fatta bene, trovando lo spunto per rimettersi in partita, prendere i rimbalzi e segnare i liberi. Che non sono certo la specialità della casa. È andata bene, è una ciliegina sulla torta che non può sostituirsi alla torta. La torta è la difesa 1 contro 1, visto che non avevamo i giocatori per farla per 40’”, ha esordito.
“L’atteggiamento è stato molto buono. Abbiamo un gap rispetto a molte squadre, più grande se ci mancano giocatori, però lottiamo. Abbiamo avuto dei blackout in questa prima parte di stagione, ma in generale abbiamo lottato sempre. Abbiamo giocato insieme, stando lì con la testa senza alzare le mani dal manubrio, e abbiamo messo i liberi, Sappiamo che è una corsa in salita, con una montagna impervia davanti, ma noi continuiamo a pedalare”, ha aggiunto.
Infine, il ricordo di Sinisa Mihajlovic, omaggiato anche dalla curva virtussina con cori e striscioni: “Mando un grande abbraccio alla famiglia, è un esempio di grande sportivo, combattente, persona che non molla mai. Ci sono modi e modi di affrontare queste cose, sapete che mio padre morì di leucemia e quindi sono particolarmente sensibile al problema. Ha lottato finchè ha potuto, e questo è l’esempio che lascia a tutti: star lì con la voglia di vivere e lottare finchè il tabellone non dice zero zero zero zero”, ha concluso.