
La squadra di Kokoskov, nonostante l'infortunio di Doncic, conquista il primo titolo continentale della sua storia.
La favola della Slovenia si conclude nell’oro. Un clamoroso Goran Dragic per tre quarti (35 punti e 7 rimbalzi), poi il cuore di Prepelic e Vidmar quando le forze sono ormai ridotte al lumicino e gli uomini di Kokoskov battono la Serbia (93-85) in una straordinaria finale, conquistando il primo titolo continentale della loro storia. Il tutto nonostante l’infortunio di Luka Doncic, uscito a metà terzo periodo per un problema alla caviglia e più rientrato sul parquet, e con la scelta del coach di lasciare in panchina per la fase decisiva il suo leader, che aveva ormai finito le sue energie. I serbi ci hanno provato, sono anche andati avanti a 5’ dalla fine, ma non hanno più trovato le soluzioni nel finale ed è scoppiata la grande (e meritata) festa slovena.
Finalmente l’atmosfera alla Sinan Erdem Arena è quella delle grandi occasioni, dopo giorni di affluenza molto ridotta, e la partita non tradisce le attese dei 12.000 presenti al palazzo (e quelli davanti alla tv). Grandi contatti e grande giocate, con gli arbitri che lasciano abbastanza correre, dando così un buon ritmo alla contesa. La Serbia parte meglio e va anche a +5, con la coppia Kuzmic-Marjanovic sotto canestro, ma gli uomini di Kokoskov hanno un Dragic indemoniato e, sulle ali del loro leader, ribaltano la partita nel secondo periodo. Il n° 3 sloveno è strepitoso e raggiunge quota 26 punti personali (!) all’intervallo lungo, segnando in ogni modo, però i serbi riescono comunque a non crollare, chiudendo sotto la doppia cifra di ritardo al 20’, dopo essere stati a -11.
La stella degli Heat riparte da dove aveva finito, con la tripla del +12, però la squadra di Kokoskov si blocca improvvisamente, anche grazie ad una Serbia più dura difensivamente. Così la partita cambia e la compagine di Djordjevic piazza un parziale di 8-0, mentre c’è un problema alla caviglia di Doncic, per rientrare ad un solo possesso di ritardo (63-61 al 27’). L’infortunio del giocatore del Real è pesante per Kokoskov, perché la sua squadra sembra entrata in riserva, così come Dragic, che spara tre volte a salve buoni tiri, e la Serbia sorpassa con Macvan (77-78 al 35’). Ma il cuore sloveno è clamoroso: Prepelic si prende punti e responsabilità, Randolph allunga e Vidmar piazza una super stoppata su Bogdanovic. A chiudere i conti ci pensa Nikolic e la Slovenia è campione d’Europa.
In collaborazione con basketissimo.com