
Le parole di Tonut
Stefano Tonut ha parlato su Repubblica del suo ruolo da specialista difensivo nell’EA7 Emporio Armani Milano: “È bello, stimolante e, anche, divertente marcare i giocatori più forti del continente, un giocatore vive per sfide così, soprattutto chi, come me, fino a tre anni fa, l’Eurolega la guardava dal divano di casa”.
“Stare a lungo in campo in una squadra importante come Milano è un motivo di orgoglio oltre che essere una grande responsabilità. Siamo in tanti, può capitare di giocare di più o di meno, ma non sono uno che guarda alle statistiche. L’anno scorso la squadra era diversa, sono riuscito a dare po’ di equilibrio al quintetto e partire bene ti dà la fiducia per continuare meglio. Io cerco di dare il massimo sempre, sento dire da tanti che dovrei tirare di più, dovrei segnare più punti ma non credo sia corretto in un contesto del genere. Penso solo a come aiutare la squadra a vincere e mi concentro sulle piccole cose che poi ti permettono, magari come nell’ultima partita, di stare ancora di più in campo.
“All’Armani c’è un obiettivo comune – ha proseguito Tonut – ancor più che nelle altre squadre ed è vincere: riuscendoci si è partecipi della cosa più bella. I tiri e i punti che dovrei fare di più in attacco sono chiacchiere da bar. Sono tre anni che a Milano vengo utilizzato in una maniera che, comunque, mi piace tanto”.
“Essere impegnato sempre da un avversario fortissimo forse mi toglie qualcosa in attacco, ma fortunatamente gioco in quintetti con un talento enorme e, tante volte, il finalizzare un’azione non dipende da me, quindi è giusto così. Non è una scelta personale né qualcosa che mi viene imposto ma la conseguenza della lettura di quello che succede. Non rinuncio a niente, prendo tutto quello che posso”.