“Ha rimesso al posto giusto, 49 anni dopo, un ricordo tristissimo”, ha dichiarato il coach dell’Olimpia Milano.
Cinque anni come assistente di uno dei più grandi allenatori dell’NBA non si scordano certo facilmente. Ettore Messina, attuale coach dell’Olimpia Milano e collaboratore di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs dal 2014 al 2019, ha voluto dedicare un pensiero al ct statunitense, fresco campione olimpico alla guda di Team USA.
Ecco le parole di Messina in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
“Come suo amico e collega col quale ho condiviso cinque anni bellissimi sulla panchina dei San Antonio Spurs in Nba, sono felicissimo per il successo olimpico di coach Popovich perché conosco il suo amore per il basket e per gli Stati Uniti. Nell’estate 2017 Pop venne a vedere il girone eliminatorio dell’Europeo a Tel Aviv, dove giocavamo con la nostra squadra Nazionale che all’epoca guidavo come commissario tecnico, perché ero suo assistente e “allenare la Nazionale del tuo Paese è il più grande onore e la più grande responsabilità che ti possa toccare”. mi disse”.
Messina ha fatto riferimento all’esclusione di Popovich dai cestisti che presero parte alla spedizione di Monaco di Baviera ’72, nonostante nel training camp di preparazione fosse stato, da giocatore, il miglior realizzatore e il miglior assist man. Quella decisione, presa da Bob Knight, futuro campione olimpico a Los Angeles 1984, è rimasta una ferita aperta nel cuore di Gregg, come ricorda lo stesso coach italiano, il quale ha sciorinato altri aneddoti: “Sono certo che le delusioni vissute da assistente al Mondiale di Indianapolis 2000 e alle Olimpiadi di Atene 2004, e da capo allenatore al Mondiale 2019, sono state uno stimolo per coach Pop in queste settimane, come accade a tutti gli allenatori che ricordano soprattutto le sconfitte e raramente le vittorie, almeno finché non finiscono la carriera. Tuttavia credo che il settantaduenne Pop, che abbiamo visto sorridere nei festeggiamenti, sia tornato indietro nel tempo per rimettere al posto giusto, 49 anni dopo, un ricordo tristissimo con cui, da oggi, può convivere più serenamente”, ha concluso Messina.