Si interrompe la striscia di vittorie di Trento al PalaRuffini di Torino, contro una Fiat che vince e convince col punteggio di 76-67. Gli uomini di Vitucci impantanano l’attacco ospite con una difesa flottata e con situazioni di transizione, oscurando il canestro alla Dolomiti Energia sia dall’arco che dalla corta e media distanza. Torino resiste dura sui tentativi di rimonta, gestendo con tranquillità e testa il finale, nonostante il dominio a rimbalzo offensivo degli ospiti.
Bene Deron Washington con 15 punti, 14 rimbalzi e 9 falli subiti, con lui importanti nelle varie fasi della partita Harvey (10), Wilson (12 + 10 rimbalzi), Wright (12 e 4 assist) e Mazzola (17+ 6 rimbalzi), ma anche dalla panchina un generoso Cuccarolo fa il suo. Nella disfatta dei ragazzi di Buscaglia si salva solo Forray (5) che ci mette il cuore, ultimo dei suoi a mollare. Chiudono comunque con numeri importanti Gomes (15, ma con orribili percentuali) e Baldi Rossi (12).
Dopo un inizio letargico, che arride ai trentini, capaci di volare sul 4-12 grazie alle belle giocate di Hogue e Gomes, bravi a punire dall’arco, il risveglio torinese è tutto contrassegnato dall’energia di Washington, che scuote i suoi. Con Wright che inizia a far girare la palla, la Fiat torna in gioco grazie all’apporto di un Mazzola sempre positivo. Trento non segna più, Harvey prima e Wilson poi infilano il coltello nella piaga, firmando un 16-0 mortifero. Serve Toto Forray per poter tornare a muovere il tassametro, ma il dato che colpisce è che la squadra di Buscaglia domini a rimbalzo, senza mai concretizzare. Gomes con la tripla firma il 22-16 che manda le squadre a riorganizzarsi in panchina.
Botta e risposta tra Washington e Sutton su ambo i lati del campo, i toni si alzano, le squadre spendono qualche fallo di troppo, specie la Dolomiti Energia che vede Baldi Rossi caricarsi di penalità. Flaccadori entra, pronto a portare punti e brio, e quando anche Hogue torna a colpire gli ospiti sono a contatto. Si segna quasi esclusivamente dalla lunetta, con la Fiat che prende inerzia ed Alibegovic che riporta a 9 le lunghezze di vantaggio della squadra di Vitucci. Flaccadori prima, e Craft poi, riescono però ad aprire la scatola e a guidare la rimonta, con Wilson e Baldi Rossi che si rispondono dalla lunga distanza per il 41-37 alla pausa lunga.
Gara di momenti e mini break. Mazzola col pick and pop da una parte, Baldi Rossi con egual moneta dall’altro si rispondono con energia e peso specifico. Sale il volume della radio in difesa, si spendono parecchi falli, serve una magia di Washington dai 6.75 mt per sbloccare il punteggio, ma Gomes non è da meno. Come due pugili sul ring le squadre si scambiano colpi da knockout senza andare giù, ed in questo clima tesissimo il tecnico ad Harvey potrebbe pesare e non poco: Hogue e Baldi Rossi scrivono il -4 (56-52), ma Mazzola con la tripla chiude il terzo quarto 56-50.
Il lungo ex Virtus Bologna però è carico di falli, Vitucci si gioca la carta Cuccarolo e la risposta arriva puntuale: Wilson apre il quarto con la tripla, il pivot gigante è ben imbeccato dal pick and roll ed i piemontesi volano sul +11 (61-50). Trento appare priva di convinzione, schiava dei suoi errori, come sempre in questi momenti serve energia ed arriva da Forray, ma l’inerzia non c’è nonostante le dozzine di rimbalzi offensivi catturati.
Se sbagli tanto, la punizione arriva: consegnato di Cuccarolo per Alibegovic che riporta i “gialli” in doppia cifra di vantaggio a 5’ dalla fine. Con Trento che continua ad andare a sprazzi, Wilson chiude con qualche minuto di anticipo la contesa con un gioco da tre punti. Torino tiene ferma le mani sul manubrio, buttandosi dentro con continuità con Washington e ricavandone falli e punti. Troppo tardi si sbloccano dalla lunga distanza i ragazzi di Buscaglia, che ritrovano il -6 (69-63) a 53” dalla fine. Ci provano i trentini col fallo sistematico, ma Wright non trema dalla lunetta.
Articolo in collaborazione con Basketissimo.com