L’impatto economico dell’allerta coronavirus e, di riflesso, dello stop di numerose attività fra le quali quelle sportive professionistiche, spaventa più di un addetto ai lavori. In questo senso si inserisce la previsione di Paolo Vazzoler, presidente della De’ Longhi Treviso: “L’impatto, solo per minori ricavi, è pesante. Tagliati quattro mesi di attività a bilancio, i club avranno dal 30 al 45% in meno” ha dichiarato il numero uno del club veneto a ‘Il Gazzettino’.
“Il quadro è stato passato a Lega e Fip che gireranno il documento a Coni e Ministero dello sport. Il rischio default è alto – ha proseguito il presidente dei trevigiani -, potremmo ritrovarci solo con 15 squadre di calcio poi sotto più nulla. E’ uno scenario devastante, servirà una mano dallo Stato anche per le aziende che ci sostengono”.
“C’è chi ha già registrato un calo di fatturato sull’ordine del 30-40%, destinato a crescere – ha aggiunto Vazzoler -. Chi ha un solo sponsor non se la passa bene. Noi con il Consorzio abbiamo distribuito il rischio ma non siamo certo immuni da pericoli. Per gli stipendi tutte le Federazioni ne stanno parlando”.
Sulle possibili soluzioni: “Deve esserci un comportamento etico comune. Non può decidere uno per tutti. Insieme dobbiamo fare un passo indietro per poi poterne fare due avanti.”