Venezia, la sesta è col fiatone

Si chiude 83-86 la sfida del sabato sera tra Dinamo Banco di Sardegna Sassari e Umana Reyer Venezia. I padroni di casa partono benissimo a dopo un parziale di 13 a 0 nella seconda parte del primo quarto sono già in fuga. La partita è ancora molto lunga soprattutto contro la capolista Venezia che inizia la lenta erosione del divario, chiude il terzo quarto in vantaggio e dopo un finale al cardiopalmo mantiene il primato in classifica, restando imbattuta in campionato. Daye chiude a quota 21 punti, fondamentali i 15 dell’ex Haynes, tra i padroni di casa non bastano i 16 di Petteway.

La Reyer inizia il match tirando praticamente solo dalla lunga distanza, il tempo di prender confidenza col canestro e poi arrivano tre triple, Sassari invece attacca maggiormente il pitturato. Sei minuti di equilibrio perfetto poi Venezia non riesce più a segnare e i padroni di casa trovano un super break di 13-0 con il quale provano la prima importante fuga della partita, 23-11 alla prima sirena. L’Umana dimostra di essere capolista non a caso, evita di sbandare, tiene i nervi saldi e inizia la rimonta fino al -3 di Tornut con gioco da 4 punti complice un fallo tecnico fischiato a Bamforth. La Dinamo però resiste e con Petteway e Smith si riporta quasi alla doppia cifra di vantaggio: i lagunari ci riprovano ancora ma alla fine si va all’intervallo lungo sul 40 a 33. 

Al ritorno dagli spogliatoi gli ospiti trascinati dalle triple di Daye impiegano esattamente 5 minuti per recuperare tutto il divario, equilibrio perfetto a 50 punti per parte a metà del terzo quarto. Il primo sorpasso della capolista arriva a firma dell’ex Haynes che ne mette addirittura 8 di fila, ma è di Tonut il canestro del 60 a 62 con cui si chiude la frazione di gioco. Venezia ormai ha messo la freccia e gioca con maggiore concentrazione nelle scelte, il Banco di Sardegna rimane in partita grazie a Polonara autore di tutti e sei i punti realizzati dai padroni di casa ad inizio dell’ultimo periodo. È ancora Daye a portare l’Umana in allungo, Bamforth e Thomas ci provano col cuore. Il play americano trova la tripla della disperazione, -1 a 7″ ma l’ex Haynes è glaciale dalla lunetta e sono i ragazzi di De Raffaele a sorridere, finisce 83 a 86.

Articolo in collaborazione con Basketissimo.com

Articoli correlati