“Vamos duro!”. Il grido di guerra di Nestor Garcia che coi pugni chiusi si abbandona alla vuelta sul parquet dell’Olimpiade messicana del ’68 rappresenta lo spirito che il popolare coach argentino conosciuto come il “Che” per libertà di pensiero, esperienze di giramondo, durezza del suo metodo, ha penetrato sotto la pelle dei giocatori venezuelani che battendo il Canada di un punto hanno conquistato la settima partecipazione olimpica. E’ finita con due minuti di suspense quando Gregory Vargas, uno dei due soli giocatori che gioca all’estero (Maccabi Haifa, l’altro Ruiz, 34 anni, gioca a Le Havre) è andato in lunetta segnando il libero della vittoria, fra l’altro un canestro di carambola. Secondo ha sbagliato, ma non rimaneva il tempo per la rimessa. L’eroe di questo successo accolto in Venezuela con entusiasmo tutto latino-americano è stato lo sconosciuti Windi Graterol con 20 punti.
Nell’altra semifinale, l’Argentina dietro di 5 all’intervallo ha gelato i 17 mila spettatori gestendo meglio la gara a partire dal 3° tempo rispetto a 48 ore prima quando per risparmiare sulla spesa fisica, vista la serata dei messicani, soprattutto quella stellare di Gustav Ayon (38 punti), aveva mollato nel finale subendo la prima sconfitta del torneo regalando così il primo posto del girone finale al Canada.
Gli argentini di Sergio Hernandez, tornato quest’anno alla guida della nazionale (a proposito: finale argentina in panchina, troveranno sulla loro strada il “Che” che li ha portati nel 2012 al titolo sudamericano) hanno giocato una grande difesa limitando Ayon (solo 9 punti più 1 rimbalzi) e svoltando con una serie di triple, naturalmente con la solita certezza della doppia-doppia giornaliera dei suoi incredibili 35enni di italico sangue, Luis Scola (18 punti più 10 rimbalzi ) e Andres Nocioni (10 e 12 rimbalzi) e di un altro giocatore con passaporto italiano,l’astro nascente Facundo Campazzo, un regista da playground che ha giocato l’ultima stagione nel Real e passerà a Murcia.
I messicani col passare dei minuti hanno perso fiducia, la panchina non ha dato risposte (14 punti contro 23) ed è mancato l’abituale contributo del suo jolly. Paul Stoll, l’americano di Lansing (Michigan) che con le sue bombe aveva salvato a squadra di Valdeomillos, il coach spagnolo che due anni fa aveva dato al Messico la prima volta il Campionato delle Americhe, ha sbagliato i 4 tiri da 3 macchiando il suo favoloso primato del 60% nel tiro. E per il nervosismo ha perso anche 4 palloni, anche se ha fatto peggio Cruz (5). Vittoria meritata degli indistruttibili bianco-celesti che hanno anche dominato i rimbalzi (33/26) grazie ai loro Dioscuri Scola e Nuncioni.
I “9 giocatori NBA” del Canada fra cui due ex n.1 del draft , Anthon Bennett (0 punti in 16 minuti) e il “rookie of the year” Andrew Wiggins (9 punti, 4/11, 2 rimbalzi 2 assist, 4 perse), due specialisti del tiro da 3 come lo starter Nick Staukas (2 punti in 16′) e il neo canturino Brady Heslip (10 punti ma 1/5 dall’arco) saranno costretti l’anno prossimo agli esami di riparazione, un pretendente pericolosissimo in più per le 4 europee che usciranno dal torneo di Lille, oltre al Portorico (5° classificato) per gli ultimi 3 posti per Rio.
Il lungo coach dagli occhi celestrini che per la rabbia si colorano di fuoco è stato di parola. Persa la semifinale del campionato argentino alla guida del Boca Junior, in virtù della popolarità conquistata con due titoli nel campionato venezuelano, ha preso il posto di Bill Musselmann, il coach americano, presentando una lista di 27 giocatori. Increduli, i dirigenti venezuelani, quasi non speravano di avere tanti giocatori! E invece i canestri di Graterol sono costati sangue alla difesa canadese.
Fra le semifinalista i vino-tinto sembravano nulla di più di un gruppo di fortunati peones capaci solo di battere i dominicani, a pari punti in classifica, nel confronto diretto. Il Che della panchina aveva però avvertito: “Saremo come David che ha battuto Golia”. E così è stato. Basta guardare al tabellino per capire le ragioni dell’incredibile sconfitta nonostante il Canada abbia avuto 7 punti di vantaggio. Troppo sicura di vincere e molto giovane la squadra di Jay Triano ha perso per la poca umiltà, innervosita dal gioco scientifico di Garcia che gli ha tolto ritmo e la squadra dai 100 punti di media e dai quasi 20 di scarto e i 24 assist di media (contro i 78, meno 1 e 14 della semifinale) è naufragata nel più incredibile dei modi, come il Titanic.
Il disastro del quintetto titolare e la la sconfitta sono ingigantiti ancor più dalla prestazione mostruosa del giocatore meno in vista fra i canadesi, il 2, 13 bianco Kelly Olynyk, il 24enne capellone canadese dei Celtics allievo di Gonzaga University: dopo un brutto infortunio alla caviglia è diventato una pedina fondamentale del rilancio dei Celtics anche per la durezza come difensore.
Ha fallito l’esame anche Corey Joseph, la brutta copia di quel regista apparso molto migliorato nella continua crescita della squadra dopo la sconfitta iniziale con gli argentini grazie al biennio con gli Spurs e ingaggiato dai Raptors, la squadra della città natale: come regista ha peccato nella lettura del gioco e il suo tiro è stato un disastro (1/8 e due tiri da 3 andati a vuoto).
FIBA AMERICAS CHAMPIONSHIP (10 squadre, 2 qualificate per Rio, dal 3° al 5° OQT)
QUALIFICAZIONI
GIRONE A – 1.a g: URU-Bra 71-57; Mex-Dom 84-66. Rip. Panama. 2.a g: PAN-Uru 78-71; BRA-Dom 71-65. Rip. Messico 3.a g.: DOM-Pan 83-66; MEX-Bras 66-58. Rip. Uruguay. 4.a g: DOM-Uru 90-70 ; MEX-Pan 82-68. Rip: Brasile. 5.a g: PAN-Bras 89-72; MEX-Uru 78-63. Rip: R.Dominicana.
CLASSIFICA FINALE: 1. Mex 4/0; 2. Dom 2/2, 3. Pan 2/2; 4. Uru 1/3; 5. Bras 1/3. Eliminato: Brasile.
GIRONE B – 1.a g: Ven-Cub 73-52; Arg-Pur 91-86. Rip. Canada. 2.a g: Arg-Can 94-87; Pur-Cub 91-61. Rip. Venezuela. 3.a g: CAN-Cub 101-59; VEN-Pur 74-63. Rip: Argentina. 4.a g: ARG-Cub 96-64; CAN-Ve 82-62. Rip. Portorico. 5.a g: ARG-Ven 77-68; CAN-Pur 112-92. Riposa: Cuba.
CLSSIFICA FINALE: 1. Arg 4/0, 2. Can 3/1; 3. Ven 2/2; 4. Pur 1/3; 5. Cub 0/4. Eliminata: Cuba.
SECONDA FASE – 1. g: VEN-Dom 72-68;ARG-Uru 90-87; CAN-Pan 103-66; MEX-Pur 92-86.2.a g: ARG-Pan 84-57; CAN-Uru 109-82; MEX-Ven 73-70; PUR-Dom 92-88. 3.a g: ARG-Dom 92-84; URU-Ven 77-75; PUR-Pan 78-71; CAN-Mex 94-73. 4. g: MEX-Arg 95-87; CAN-Dom 120-103.
CLASSIFICA FINALE: 1.Can 6/1, 2. Arg 6/1, 3. Mex 6/1, 4. Ven, Dom, Pur 2/4, 6 Pur, 5 Uru, Pan 1/5
SEMIFINALI – VEN-Can 79-78 (20-19, 18-18, 20-23, 21-18; 20 W.Graterol, J.Cox; 34 K.Olynyk 1/13, 3/4 a 3, tl 9/10, 13 r, 40 val); ARG-Mex 78-70 (25-16, 10-14; 27-22, 16/8; 18 L.Scola + 10r, 15 F.Campazzo, 10 A.Nocioni +13, 10 S.Safar; 17 J.Gutierrez, 16 F.Ruiz, 15 H.Hernandez, 8 Ayon + 12r).
Domenica 12 set: Finali. 3° posto Can-Mex, 1° posto ARG-VEN.
A cura di ENRICO CAMPANA