L’amministratore delegato della Virtus Bologna Luca Baraldi in un’intervista al Corriere dello Sport torna a parlare della questione delle multe che saranno pagate dagli abbonati: “Ovviamente si tratta di una provocazione, proprio allo scopo di stimolare la riflessione su questo tipo di comportamenti. Quando dico di caricare le multe mi riferisco a due tipologie. Intanto, quelle relative all’utilizzo di fischietti, che in ambito EuroLeague possono costarci moltissimo, fino a 30 mila euro di sanzione, l’altro aspetto riguarda i cori razzisti”, sono le parole riportate da Sportando.
“Per esempio usare la parola zingari come offesa non va bene, e questo ovviamente al di là delle multe. Non è una cosa che possa rappresentare la cultura sportiva della città e degli stessi tifosi bianconeri. A queste due fattispecie mi riferivo, e non agli sfottò classici tra tifoserie. Le società hanno delle proprietà che rappresentano la città. I cori discriminatori non fanno bene né agli azionisti e nemmeno ai bolognesi, soprattutto in una Bologna che da sempre, e soprattutto ora, dimostra ben altro tipo di atteggiamento verso chiunque arrivi sul suo territorio, con accoglienza e disponibilità come nelle intenzioni ribadite più volte dal sindaco Merola e dell’Arcivescovo, il Cardinale Zuppi”.