L’Olimpia Milano cresce e, questa volta, vince. Un canestro di Jordan Theodore a sei decimi dalla sirena finale vale un meritato successo sul campo del Baskonia Vitoria (83-82), dopo una partita comandata e controllata praticamente per quasi tutto il suo corso, prima dei brividi finali, dovuti anche ad una chiamata arbitrale decisamente discutibile, capace di rimettere i padroni di casa in partita. La penetrazione vincente del play americano ha reso giustizia all’Armani, capace di replicare per 35 minuti la prova con Malaga, questa volta però in trasferta, ed ottenendo risposte positive da quasi tutta la squadra, con ottima circolazione di palla e certificando ormai il ritorno del ‘Mini Mamba’ ai suoi livelli abituali.
Sono Abass e Cusin gli esclusi per turnover, per un inizio difficile per i biancorossi: male la difesa, attacca solo Theodore ed è 9-2 interno, costringendo Pianigiani al timeout. Il minuto ribalta completamente la partita, con l’Armani che inizia a crescere dietro ed a trovare buone soluzioni offensive, con Micov e Goudelock (17-22 al 9’). Voigtmann tiene in partita i padroni di casa, anche con un paio di triple, ma la squadra milanese è molto brillante e recupera palloni, per andare in contropiede. Così arriva un parziale di 10-0, anche con Kuzminskas, per il +11 dell’intervallo lungo.
L’Olimpia rientra un po’ meno pronta e subisce un 7-2 interno, ma una tripla del ‘Mini Mamba’ rimette immediatamente i biancorossi nel match, con buone azioni offensive e qualche recupero, aggiornando il massimo vantaggio (51-64 al 27’), nonostante la sfuriata di Granger. Il Baskonia prova a metterla sulla tensione e sporca il gioco milanese, anche se l’AX tiene il controllo del match e Theodore rimette la doppia cifra di vantaggio (59-72 al 34’), con una clamorosa tripla da 8 metri. I baschi non mollano, anche se Milano resta piuttosto comodamente davanti, fino ad una nefandezza arbitrale: un antisportivo assurdo fischiato contro Micov (all’instant replay) regala i punti per rimettere in partita i padroni di casa, che pareggiano con Shengelia a 1’29” dalla fine. Botta e risposta, Beaubois porta anche avanti i suoi a -22″, ma Theodore va al ferro e l’Olimpia festeggia, perché la conclusione finale di Shengelia si ferma sul ferro. E’ giusto così.
In collaborazione con basketissimo.com.