A Francesco Totti manca il calcio, e si prende un merito per i successi di Jannik Sinner

Francesco Totti si prende un merito per i successi di Jannik Sinner

Così Francesco Totti, ex capitano della Roma, parlando a Sky Sport si sofferma anche sul perché bandiere come lui non rivestano un ruolo nei club in cui hanno giocato: “Perché io, Maldini e Del Piero siamo fuori dal calcio? Perché diventi ingombrante, un nome importante offusca tutto il resto”.

“Ma se sei una persona competente e pure importante succede questo – ha aggiunto -. Se non veniamo presi in considerazione, evidentemente si è legati ad altri obiettivi e pensieri”. Totti poi ha ammesso che il calcio “un po’ mi manca”, ma “sto bene ugualmente”, mentre sul perché non sia ritornato alla Roma ha spiegato: “Se n’è parlato tanto, poi se vai a spremere il limone esce poco o nulla. A me nessuno ha mai chiamato”.

E quando gli viene chiesto se era una cosa che si aspettava ha risposto: “No. Ma siamo tutti felici, sia io che loro. Forse i tifosi un po’ meno…”. Infine una battuta sulla nazionale: “Purtroppo questa estate non è andata bene, pensavo l’Italia potesse fare molto meglio. Stiamo scoprendo ora che i giocatori non sono arrivati a quella competizione al meglio dal punto di vista fisico e mentale e quindi stiamo capendo perché è andata male. Spalletti? Il ct e il tecnico sono due mestieri diversi, io credo abbia capito i suoi errori, l’ha anche detto e ora spero possa ripartire da queste vittorie in Nations League“.

Poi, tra il serio e il faceto, Totti parla del fenomeno azzurro del tennis Jannik Sinner ricordando il match agli Internazionali tra l’ex capitano della Roma e il campione altoatesino. “Voi ridete e scherzate ma da quando ha giocato con me a Padel è diventato numero uno al mondo. Casualità? Non credo. Tutti si prendono i meriti, io non ho mai detto nulla ma oggi lo faccio – ha proseguito sorridendo l’ex numero dieci giallorosso – Io ci giocai contro per pochi minuti, gli ho fatto vedere due o tre movimenti e lui ha capito e ha svoltato. Gli ho dato fiducia e positività e da quel momento non ha più perso. Non è poco eh. Diciamo che l’1% di merito per la vittoria di Jannik agli Us Open me lo prendo io”.

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