La risalita dopo aver toccato il fondo. La vita di Francesco Acerbi lo ha messo a dura prova, ma il difensore del Sassuolo ha reagito, alla malattia e alla debacle professionale dopo l’approdo al Milan, due stagioni fa.
Il 27enne, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha ricordato i pochi mesi sfortunati con la maglia rossonera: “Quando ero al Milan mi ha fregato la testa, non avevo quella giusta per giocare in una squadra come quella. Mi sono seduto ma ora sono cambiato. Ho modificato gli obiettivi e l’approccio al lavoro. Non vedo l’ora di scendere in campo, tutti i giorni”.
In neroverde, l’ex Chievo si è tolto tante soddisfazioni. Individuali, sì, ma anche collettive, come il primo posto in classifica dopo due giornate: “Siamo maturati senza cambiare tanto. Il gruppo mi ha impressionato. Sappiamo di essere una buona squadra, a marzo dobbiamo essere salvi – ha raccontato, augurandosi una chiamata del ct in Nazionale -. Spero che Conte mi richiami ma l’Europeo non è un assillo”.