Al Verona il derby veneto: Venezia ribaltato al Bentegodi

Hellas Verona-Venezia 2-1

Il delicato derby veneto in chiave salvezza l’ha firmato il Verona di Paolo Zanetti sul Venezia guidato da Eusebio Di Francesco. La vittoria scaligera si materializza, in rimonta, dopo la rete iniziale di Oristanio, immediato il pareggio di Tengstedt, nella ripresa la rete del successo veronese del neo entrato Kastanos. Classifica: Verona 9, Venezia 4. Prossimo turno (ottava giornata andata): Hellas VeronaMonza (21 ottobre ore 20,45), Venezia-Atalanta (20 ottobre ore 15).

Primo tempo. Inizio da “100 all’ora”, davanti a 25mila spettatori di cui 1131 tifosi ospiti. A capitalizzarlo è il Venezia. Secondo minuto: immancabile dormita della retroguardia Hellas stavolta su angolo, Oristanio, ben appostato sul secondo palo, realizza lo 0 a 1. Tripudio della tifoseria veneziana. La quale osserva la propria squadra “ricambiare” il favore agli avversari al 5′, il risultato (stavolta) è opposto: stacco di Lazovic, indisturbato, con tutto lo specchio a sua disposizione, palla a lato. Disperazione nella tifoseria veronese. Che diventa gioia poco dopo (8′): gran giocata aerea, innescata da Tchatchoua, quindi Duda, Mosquera che allunga per Tengstedt che, al volo, trafigge Joronen. Attacca a testa bassa l’Hellas, Venezia rischia di andare sotto, l’occasione passa per la seconda volta sui piedi di Tengstedt, fermato in un angolo da cui nulla scaturisce.

Ora il Venezia difende con tutti gli effettivi, non riuscendo ad uscire dalla morsa avversaria. È passato appena un quarto d’ora, non ci sono pause. 18′: il Venezia si ritaglia uno spazio offensivo e che spazio: Haps fallisce il vantaggio sottomisura, calciandolo in curva. Risposta a stretto giro di posta: stacco di Mosquera, ben indirizzato, una provvidenziale deviazione salva il Venezia. Il Venezia inizia a macinare gioco, inserendosi tra le linee di un Verona sbilanciato in avanti. La cui retroguardia perde, spesso e volentieri, il fondamentale filtro del centrocampo. Risultato: Busio potrebbe riportare in vantaggio il Venezia ma, liberissimo in area, “imita” Haps, calciando in curva. Una punizione dal limite prima, un angolo poi, Oristanio infine fanno correre più di un brivido all’Hellas. Compreso un nuovo angolo (42′), stavolta è Montipò a metterci i pugni con una deviazione volante, togliendo le castagne dal fuoco ai veronesi. Un minuto di recupero. Spogliatoi.

Secondo tempo. Stessa pellicola in avvio. Il Venezia controlla e si ripropone in avanti. Ma ora il Verona ora copre meglio, in attesa del pertugio giusto. Montipò non si fa sorprendere. Sull’altro fronte angolo, Magnani, gran stacco, ad un palmo dalla rete. Cresce l’Hellas, attacca ora con raziocinio, il Venezia se ne accorge e deve stringere le fila. Un paio di conclusioni dei lagunari finiscono alte. 15′: iniziano le sostituzioni, dentro Zampano e Ellertsson nel Venezia. Verona: dentro Kastanos. Duda costringe ad un difficile intervento Joronen: angolo, Livramento stacca, palla sopra l’incrocio. La stessa punta inventa una palla “a giro”, strozzata in gola la possibile gioia: palla nuovamente sopra l’incrocio.

Di Francesco inserisce Gytkjaer e Yeboah, cercando nuova linfa offensiva. Verona, altri due cambi: dentro Sarr e Dani Silva. Hellas ad un passo dal rete. 29′: angolo per i veronesi, stavolta è Kastanos (35′) sul secondo palo ad infilare la rete veneziana. Verona-Venezia 2-1. Entra Raimondo nel Venezia; Okou e Coppola nell’Hellas. Quattro minuti di recupero. 47′: miracoloso riflesso di Montipò che impedisce il pareggio. Triplice fischio: Hellas Verona-Venezia 2-1.

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