Le parole di Alberto Malesani
L’ex allenatore del Parma tra le altre, Alberto Malesani, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio TV Serie A con RDS in cui ha anche svelato un retroscena sulla sua esperienza con i ducali. “Più che Calisto Tanzi, mi ha convinto la consapevolezza che a Parma avrei fatto il salto di qualità – ha ammesso -. Sono treni che passano. Credo di essermi comunque comportato bene: prima del Parma si era affacciato il Bologna con il presidente Gazzoni Frascara e con loro non avevo preso accordi scritti, ma quasi e non prese benissimo il mio cambio di idee, però Tanzi mi aiutò nel fargli capire la mia decisione. I rapporti sono migliorati quando ho allenato e salvato il Bologna in una stagione da incubo e allora il clima tornò disteso.
“La formazione del Parma era quasi poesia – ha aggiunto l’ex tecnico -, la formazione me la ricordo a memoria: giocavo con tre difensori, spostai Nesta da mediano a difensore con accanto Cannavaro, c’erano Fusar, Benarrivo, Vanoli, Dino Baggio, Veron, … un allenatore deve sempre stare attento al carattere del giocatore, non mettere freni dove non servono e lasciare lo spazio necessario. Ai giovani allenatori consiglio di dare peso ai caratteri dei singoli giocatori per metterli in campo con cognizione. Con tre o quattro giocatori di peso, quella squadra poteva diventare una squadra come il Liverpool“.
“Il carattere dei parmigiani è così: un po’ di insoddisfazione all’inizio, lasciando la città con il rammarico di non aver vinto lo scudetto, ma con l’affetto e la stima che ritrovo in ognuno di loro quando li incontro. è stata un’impresa rara: 3 coppe in 100 giorni” ha concluso Malesani sulla sua avventura in gialloblù.