Alberto Tomba estasiato dal Bologna di Thiago Motta
Alberto Tomba, indimenticabile fuoriclasse azzurro dello sci alpino degli anni ottanta e novanta, è stato intercettato dalla Gazzetta dello Sport a casa sua a Castel de’ Britti, periferia del capoluogo emiliano, per chiedergli un parere sulla straordinaria stagione che sta facendo il Bologna di Thiago Motta.
L’Albertone nazionale, tre volte campione olimpico, due mondiale e vincitore della Coppa del Mondo generale nel 1995 e di otto trofei di specialità, non è un tifoso accanito ma segue comunque con affetto e interesse la squadra della sua città, a maggior ragione quest’anno, visto che il sogno Champions League è più che mai realizzabile, specialmente se nella prossima ci dovessero andare cinque squadreitaliane. Ecco le sue parole.
“È una squadra esaltante. Se ho visto delle partite? Faccio come la mia mamma quando scendevo io: le guardava dopo, anch’io le guardo dopo. E poi mi raccontano tutto i miei amici tifosi del Bologna che hanno il mio Fan Club. E ogni tanto… sbircio. A Bergamo grandissima vittoria”.
“Complimenti grandissimi a Thiago Motta. Siamo anche appena sotto il Milan, e magari facciamo un balzo: in questi casi c’è anche la scaramanzia da dover utilizzare e vedo che molti la usano perché non si sa mai. Quindi va bene, l’importante è essere felici del momento, poi si vedrà. Ma ho letto e sentito da varie parti che forse quest’anno in Champions League riescono ad andarci ben 5 squadre, dipende dal cosiddetto ranking. Beh, la Champions magari, sarebbe anche meritata per quel che sta facendo vede la squadra. Oltre al fatto che sarebbe davvero una grande cosa”.
“Tornare allo stadio? Ecco, appunto, prima le parlavo di scaramanzia: prima o poi torno, non credo di riuscirci con l’Inter ma l’idea di venirmi a gustare del bel calcio che questo Bologna sa offrire, beh, c’è. A parte tutto sono contentissimo sia per la squadra sia per la città che sta tornando a vivere cose belle nello sport. I miei amici sono tutti impazziti dalla gioia ma adesso serve continuare così. Bravi ragazzi, adesso bisogna continuare così. Pausa. Perché vincere è bello ma la difficoltà è continuare a vincere, è risaputo”.