Le parole di Alberto Zangrillo
Il presidente del Genoa Alberto Zangrillo, intervenuto ai microfoni di Radio Rai 1, ha tirato una frecciata a Nicolò Barella, coinvolto nel contatto con Morten Frendrup che ha portato al rigore in favore dell’Inter, decisivo al fine del risultato finale. “Gli arbitri fanno un mestiere delicato, ma non sono aiutati – ha sottolineato -, sono tratti in inganno come ieri da calciatori che che piroettano come pagliacci e fingono traumi inesistenti”.
Quindi ha rincarato la dose: “E poi vedi che chi mima un trauma cranico ha preso una pedata nel c*** figlia di un normale scontro di gioco e non parlo solo di Nicolò Barella, sono cose che capitano ogni domenica. Noi abbiamo un allenatore che non sgambetta come un tarantolato e non importuna il quarto uomo, anche perché se alza un dito viene ammonito o espulso”.
“Ignoro perché il VAR non abbia mandato l’immagine più chiara, ma blaterare non serve: ho portato via le p… e questo è il messaggio che ho voluto dare. Dal mondo arbitrale è arrivata una presa d’atto sull’errore, ma io preciso una cosa: i calciatori del Genoa seguono un codice deontologico e se simulano o si piroettano come tarantolati, vengono puniti”.
“Questo, però, non accade nelle squadre di grande blasone: ieri è capitato ed era sotto gli occhi di tutti. Barella è un calciatore della Nazionale, ma se fa sette piroette perché Morten Frendrup, educato e tranquillo, lo tocca dopo aver toccato la palla è chiaro che trae in inganno l’arbitro. Sulle immagini che sono mancate faremo delle considerazioni” ha concluso Zangrillo.