Un messaggio vocale trasmesso da Alessandro Lucarelli a un rappresentante della Curva Nord del ‘Tardini’ rischia di trasformarsi in un caso diplomatico a pochi giorni da Parma-Reggiana, valida per l’ultima giornata della stagione regolare del girone B di Lega Pro.
“Io domenica non entro in campo. A costo di non fare il capitano e far indossare la fascia a qualcun altro”. Queste le parole pronunciate da Lucarelli, riportate da un tifoso e poi da ‘Teleducato’, con le quali il capitano del Parma ha annunciato la volontà di boicottare l’iniziativa “Non c’è partita senza avversario”, promossa dalla Lega Pro dalla trentaduesima giornata come segnale di fair play e solidarietà ai giocatori di Ancona e Taranto, vittime di vili aggressioni da parte di frange di tifoseria nelle scorse settimane.
Il progetto prevede che i capitani delle squadre entrino in campo indossando la maglia dell’avversario, che verrebbe poi scambiata prima del via insieme ai gagliardetti.
La gara in programma domenica alle 14.30 segnerà il ritorno del derby dell’Enza al ‘Tardini’ dopo 20 anni, ma sarà decisiva solo per il Parma: entrambe le squadre sono già qualificate per i playoff, ma se la Reggiana è sicura del 5° posto, i crociati dovranno difendere il secondo dall’assalto del Pordenone.
In nome della storica rivalità che divide Parma e Reggiana, e dell’attaccamento alla maglia crociata, Lucarelli ha detto no all’iniziativa. A questo punto non resta che vedere come si svilupperà la situazione: se Lucarelli, che è diffidato, resterà in panchina o se giocherà cedendo la fascia a un compagno.