Lo sfogo di Morata
Alvaro Morata si è sfogato.
“Nessuno è perfetto, non siamo macchine, so cosa mi viene richiesto. Le critiche e i fischi non mi fanno arrabbiare, anche se mi danno fastidio. Ma l’odio no. Dentro il campo possono insultarmi, ma fuori quando vado a passeggio io, o mia moglie, con i miei figli, no, è diverso. Le ultime partite le ho giocate a sinistra, quasi coprendo la fascia, ma l’importante è giocare e fare quello che chiede l’allenatore. Ovviamente mi piacerebbe giocare meglio e segnare più gol. Prima dell’infortunio stavo bene” ha raccontato in un’intervista concessa a El Pais.
“Ci sono stati momenti in cui mi svegliavo nella stanza e non avevo voglia nemmeno di alzarmi. Non avevo energie – è lo sfogo del giocatore -. Fino a quando scendevo a fare colazione e vedevo i miei colleghi o parlavo con mia moglie al telefono e mi tornava la voglia di tutto. Non ho più 20 anni, non posso preoccuparmi di queste cose, ho una moglie e dei figli e devo insegnargli che bisogna andare avanti anche se non si ha voglia”.