La vacanza è quasi finita, ‘Mister Champions’ sta per tornare nella mischia. Dal 1° luglio Carlo Ancelotti sarà ufficialmente il nuovo allenatore del Bayern, che tanto per farlo sentire a proprio agio ha già piazzato due colpacci sul mercato, assicurandosi Renato Sanches e Mats Hummels.
Intervistato dal “Times”, il tecnico emiliano non ha però parlato dell’avventura alle porte, svelando piuttosto qualche “segreto” del passato, come il mancato approdo al Manchester United: “Ferguson mi volle al Manchester United dopo il suo addio ma io avevo già preso un impergno con il Real e non potevo più tirarmi indietro in quel momento”.
Elogiato Ranieri (“Il suo rapporto con i giocatori è stato idilliaco e questo ha permesso di arrivare ad un’incredibile conquista della Premier”), Ancelotti ha poi affrontato il delicato tasto relativo agli esoneri ricordando quelli amari subiti a Londra e Madrid. Un destino che prima o dopo attende quasi tutti…:
“Al Chelsea vinsi il double e mi hanno esonerato, al Real la Champions ed è successa la stessa cosa: mi prendono perché sono un tipo tranquillo e poi mi cacciano perché lo sono troppo. Tutto questo mi ricorda una frase del ‘Padrino’: ‘Nulla di personale, solo affari'”. Ogni allenatore ha avuto un’esperienza del genere in carriera: Ferguson, Benitez, Lippi, Capello e Mourinho. Guardiola è ancora giovane, sono sicuro che anche lui entrerà a far parte del nostro club”.