Dopo il precampionato sofferto, e alla luce dei primi impegnativi ostacoli in Serie A, Lazio e Milan, Carlo Ancelotti poteva solo sognare di trovarsi in testa alla classifica dopo 180’. Insieme alla Juventus e alla sorpresa Spal c’è invece proprio il Napoli. Il tecnico emiliano, che ha parlato a ‘Dazn’, ha raccontato il suo ingresso in punta di piedi in una squadra che con Sarri aveva macinato record e gol, pur non vincendo alcun titolo: “Ogni allenatore ha le proprie idee, ma bisogna cercare di portarle a poco a poco, senza buttare via ciò che di buono è stato fatto nel passato. La cosa più importante è considerare le caratteristiche dei giocatori, su queste va modellato il sistema, non viceversa”.
La missione è quella di completare una squadra che, nelle ultime stagioni, ha giocato soprattutto in orizzontale…: “Stiamo cercando di aggiungere qualche accorgimento, come giocare più verticale, più in campo aperto. Non so quanto tempo servirà, spero di fare bene in fretta”.
Ancelotti ha poi concesso qualche battuta sulla fine precoce dell’avventura in Germania, dove il tecnico emiliano ha subito l’unico esonero della carriera, nello scorso settembre: “L’esperienza al Bayern è stata un po’ atipica. Le cose non stavano andando male, quando mi hanno esonerato avevamo vinto quasi tutte le partite. Il problema era di filosofia: loro non volevano cambiare le cose, io sì”.