Andrea Petagna in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato dello stop del campionato: “Mi manca il calcio, ma dico che dovremo farlo solo quando tutto sarà sicuro. Porte chiuse? Non ha molto senso perché il calcio è fatto di tifosi. Ricordo ancora quell’ultima gara prima dello stop, Parma–Spal: si gioca, non si gioca, sì, no. Eravamo tutti un po’ spaventati: fu una gara che sembrò un allenamento fatto male. Ripeto: non mi piacciono le porte chiuse, il calcio ha bisogno della gente. Meglio ricominciare con tutti e quando saremo al sicuro”.
L’obiettivo salvezza in vista della possibile ripresa del campionato: “Con Di Biagio abbiamo cambiato modo di allenarci, avuto una mentalità più offensiva e superiore intensità negli allenamenti. Nelle tre gare avremmo meritato ben più dei tre punti presi. L’anno scorso, sono stato l’under 25 che ha segnato di più in A, quest’anno sono a undici e vorrei, se tutto ricomincia, toccare o superare quota sedici dell’ultimo campionato”.
L’anno prossimo, il Napoli: “Mi aspetterà una piazza fantastica, un tifo straordinario, un top club. Arriverò per restare. Gattuso? Lo conobbi a Milanello, mi piace come allena e caratterialmente. Mi avrebbe preso anche a gennaio ma ho scelto di restare alla Spal: mi ha dato tanto e la devo ringraziare. E salvare”.