Il destino ha voluto che la prima doppietta in Serie A Andrea Petagna, uno lanciato nel grande calcio da Max Allegri, ma che con le porte avversarie c’ha sempre litigato, la segnasse proprio all’Atalanta, la squadra che lo ha consacrato nel massimo campionato.
Il destino, ma pure le motivazioni speciali dell’attaccante che i due gol li ha festeggiati eccome. L’addio alla Dea non è stato indolore, ma ai microfoni di ‘Sky Sport‘ l’ex milanista sfodera il fair play: “Abbiamo fatto tutti una grande partita, dal primo all’ultimo, con grande entusiasmo e la carica dei tifosi. La mia doppietta? Il calcio è strano… Mi trovo bene con Semplici, mi piace la sua idea di calcio. Siamo secondi? Nessuno ci vieta di credere in qualcosa di meglio rispetto lo scorso anno, se seguiamo il tecnico, i risultati arriveranno. Tutti pensano che la Spal sia una squadra piccola invece è grande, basta vedere l’organizzazione, possiamo dire la nostra in Serie A”.
Petagna ha poi confermato le parole del presidente Mattioli, ribadendo di avere scelto Ferrara anche per omaggiare il nonno Francesco, ex attaccante della Spal negli anni ’60, scomparso nel 2000: “Ringrazio il mister e il direttore che mi hanno voluto, la tradizione è stato un fattore di scelta, mi ha aiutato molto anche se mi sarebbe piaciuto farmi vedere da nonno: mi guarderà da lassù”.