Scanzi non fa sconti
Andrea Scanzi, ai microfoni di Radio Rossonera, ha avuto modo di parlare anche degli insulti social ricevuti da Gabbia e Tatarusanu.
“Parto col dire che la mia speranza è che parliamo di questi insulti perché ci sono i social – ha sottolineato -. Gli insulti c’erano anche 40 anni fa ma non li sentivamo, erano chiacchiere becere da bar. Ora invece siamo costretti a vederli, leggerli e guardarli. Sono pazzi, scalmanati e violenti verbalmente: un conto è una delusione, un conto è insultare. Gabbia ha fatto una partita pessima, e quindi cosa facciamo, lo uccidiamo? Lo mandiamo in terza categoria? Ha preso 4.5 in pagella e finisce lì. Stiamo parlando della classica situazione del cane che si morde la coda. Non è la tifoseria rossonera ma l’umanità ad essersi incattivita, e i social ci fanno vedere cattiverie che poi siamo costretti a leggere e commentare. Sono persone stupide, ignoranti, violente, che sfogano la propria frustrazione sui social. Sabato è stato Gabbia, domani sarà un altro. Poi c’è poca pazienza, ci si aspetta che i 18enni e i 20enni siamo subito dei fenomeni. Matteo aveva contro Vlahovic che è un fenomeno, è il giovane attaccante più forte del campionato ed è in uno stato di forma pazzesco”.
“Anche le critiche anche a Tatarusanu sono state ingenerose – ha aggiunto il giornalista -. Lì però c’è anche il precedente dello scorso anno (uscita a vuoto in casa con la Roma): la tifoseria era pronta con la carabina. Molti erano addirittura pronti a far giocare subito un Mirante fermo da un mese. Tatarusanu per un mese ha tenuto bene la porta e due sere fa ha fatto una sciocchezza, come purtroppo gli capita ciclicamente da quando veste la maglia del Milan. E’ un buon portiere, ma onestamente spero che domenica torni Maignan”.