Sembrano veramente forti le parole di Antonio Cabrini, intervistato da ITV a proposito della scomparsa di Diego Armando Maradona. Stanno facendo il giro del web e sono oggetto di grandi discussioni. “Se Maradona avesse giocato nella Juventus, non solo avrebbe potuto vincere molto di più, ma forse oggi sarebbe ancora qui – avrebbe detto -. Sì, sarebbe ancora qui perché l’ambiente lo avrebbe salvato. Non la società, ma proprio l’ambiente. L’amore di Napoli è stato tanto forte e autentico quanto malato”.
“Maradona è stato il meglio e il peggio allo stesso tempo, come tanti fuoriclasse – avrebbe aggiunto Cabrini -. La forza, il vigore e la genialità che metteva sul campo si trasformavano in mancanza di equilibrio nella vita. Era un passionale, un sanguigno, un istintivo e tutto ciò, unito ai soldi, al potere, al successo e all’incapacità di resistere a certe tentazioni, ha generato una sorta di debolezza in un cocktail esplosivo. Il successo spesso ti porta ad essere potente, invincibile, ma quel coraggio e quella spregiudicatezza che mostri in campo si sono ripercossi negativamente nella sua vita. Un conflitto assai difficile da gestire. Napoli lo amava alla follia, ma fu un “amore malato”. Era come l’amore incondizionato di una madre verso un figlio che sbaglia, ma al quale si perdona tutto. Maradona a Napoli era intoccabile, nessuno ebbe mai la forza ed il coraggio di dirgli che stava sbagliando”.