Una tappa cruciale per una carriera poi divenuta piena di successi.
Antonio Conte è in testa alla Serie A con il suo Napoli, che il tecnico salentino ha impostato sin dal suo primo anno alle pendici del Vesuvio con un suo marchio di fabbrica: la difesa a quattro. Eppure nel suo passato ci fu uno snodo non da poco, e che grande peso ebbe sui primi successi della sua carriera da allenatore. E che si consumò sulla panchina della rivale per eccellenza degli azzurri: la Juventus.
A ricordarlo è stato lo stesso Conte, intervenuto sabato in collegamento al Festival dello Sport per salutare i perni della sua difesa alla Juventus: Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini. “Vi abbraccio tutti, perché si parla sempre degli attaccanti e molto più di rado dei difensori. Voi però siete stati un grande esempio, e mi avete fatto cambiare un’idea importante”, ha dichiarato il tecnico del Napoli.
Quindi Conte ha ricordato ciò che avvenne in bianconero in quel lontano 2011-2012: “Ero reduce da campionati vinti a Bari e Siena con il 4-2-4 e volevo impostare così anche la Juventus. Ero partito insomma da un’idea completamente diversa rispetto alla difesa a tre. Poi però mi sono adattato ai giocatori che avevo e alle loro caratteristiche. Soprattutto a quelle di Bonucci, che altrimenti sarebbero state sacrificate”.
“I concetti di gioco sono rimasti, ma dal punto di vista tattico mi sono evoluto – ha aggiunto Conte -. Sono contento di aver deciso di puntare sulla bravura dei singoli, invece di fossilizzarmi sulle mie idee. E quel trio, poi, ha fatto la storia”. E lo stesso allenatore del Napoli, da quella esperienza, ha cambiato l’approccio al suo mestiere. E ora a beneficiarne sono proprio gli azzurri.