Il tecnico ha preso in mano il Tottenham a stagione inoltrata.
E’ un Antonio Conte sereno ma allo stesso tempo determinato, quello che ha preso in mano il Tottenham a inizio novembre. Una vera e propria sfida per un tecnico non abituato a subentrare a stagione in corso, tanto che egli stesso, dalle colonne de ‘La Gazzetta dello Sport’, definisce quella di quest’anno la sua “sfida più grande in carriera”.
Oltre a parlare di Tottenham, però, sono inevitabili le domande riguardanti due realtà che Conte ha guidato nel recente passato, l’Inter e la Nazionale. Sui nerazzurri, il tecnico salentino esprime un parere deciso: lotteranno per lo scudetto ma “è una corsa a tre con Milan e Napoli, assieme all’Inter. Juventus? Abbiamo rovesciato la loro monarchia l’anno scorso”.
Nei confronti degli Azzurri, che per qualificarsi ai Mondiali dovranno uscire vincitori dal pantano degli spareggi di marzo, Conte esprime invece una vera e propria sentenza parlando della crisi in attacco delle ultime partite: “Non abbiamo top player come Lukaku o Kane. Però non sviliamo Immobile. Per me resta imprescindibile. Viene sottovalutato il lavoro che fa: ogni partita invece corre più di tutti, attacca la profondità, lotta”.
Sull’avversario da preferire, l’ex c.t. la pensa esattamente come Roberto Mancini, che aveva detto pochi giorni fa di temere il Portogallo più delle altre: “È una squadra forte, piena di giocatori di qualità, non solo Ronaldo. Le altre non mi preoccupano, ma con loro la sfida è alla pari”.