La squalifica a Lionel Messi per i fatti di Argentina-Cile è una punizione esemplare. Il capitano della nazionale albiceleste si è beccato quattro turni di stop che rischiano di compromettere la qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 per l’Argentina, visto che, al momento, la situazione di classifica della Seleccion è alquanto preoccupante.
La commissione disciplinare della Fifa ha ritenuto colpevole la Pulce di avere rivolto insulti ad un assistente dell’arbitro. Insulti che, però, secondo la versione di Messi, sarebbero stati invece rivolti all’aria.
Proprio la Federazione Internazionale ha ricevuto, tramite la Federcalcio argentina, una nota della stella del Barcellona sull’accaduto: “Le mie parole sono state dette all’aria – scrive il numero 10, secondo quanto ha appreso il quotidiano ‘La Nacion’ -, non intendevo insultare l’assistente dell’arbitro”.
Sulla vicenda era intervenuto solo qualche ora prima anche Diego Armando Maradona che, nonostante sia sempre stato uno dei più grandi sostenitori della ‘Pulga’, non ci era andato leggero: “Tutti hanno visto che ha insultato il guardalinee – le sue parole attraverso i microfoni di ‘Radio de la Red’ -. È successo anche a Ibrahimovic con il Manchester United: hanno visto la gomitata attraverso le immagini in tv e gli hanno inflitto 3 giornate di squalifica”.