Ariedo Braida pungola i giovani calciatori italiani

Ariedo Braida non si nasconde

Le difficoltà del movimento calcistico italiano manifestate soprattutto a livello di Nazionale a Euro 2024 continuano a far discutere. Ai microfoni di ‘Kiss Kiss Napoli‘, nel corso della trasmissione ‘Radio Goal’, ha detto la sua anche Ariedo Braida, attuale vicepresidente del Ravenna, con trascorsi importanti da dirigente del Milan dell’era Berlusconi.

“I giovani italiani che fanno fatica? La Spagna ha Yamal che è un campione, non gli ha insegnato niente nessuno e non va paragonato – ha detto il dirigente sportivo, con un passato da calciatore in Serie A e B negli anni Sessanta e Settanta -. E’ di un altro pianeta, è nato per fare il calciatore ed è un predestinato”.

“Gli altri giovani – ha poi aggiunto, lanciando un messaggio preciso – hanno bisogno di un percorso, non arrivano ad imporsi perchè non sono così bravi. Camarda? Se è bravo è giusto che giochi, ma non credo che gli allenatori non facciano giocare i giovani perchè son giovani, ma solo perchè forse non sono così bravi”.

L’Italia, a livello giovanile, ha festeggiato quest’anno la vittoria negli Europei Under-17 ed è in corsa per ripetere, a livello di Under-19, il successo ottenuto lo scorso anno. La speranza di appassionati e addetti ai lavori è che in questi gruppi di giovani calciatori si possano trovare individualità capaci di trascinare una Nazionale che non partecipa ai Mondiali dal 2014 e che ha deluso negli ultimi Europei, giocati da campioni in carica.

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