Un gol del “samurai” Arini in tempo di recupero lancia la Cremonese in zona play-off e condanna momentaneamente un Foggia volenteroso, ma offensivamente sterile. Ottavo risultato utile consecutivo per gli uomini di Rastelli.
Partita dal sapore diverso per Cremonese e Foggia: i padroni di casa, rilanciati da sette risultati utili consecutivi, puntano con decisione a un piazzamento nei play-off; gli ospiti tentano disperatamente di togliersi dalle sabbie mobili del terz’ultimo posto, magari attraverso i play-out. La curva grigiorossa sfoggia un nuovo, spettacolare bandierone copri-curva. La curva occupata dal migliaio di tifosi rossoblù, invece, espone l’eloquente striscione “ingrati”, rivolto ai propri giocatori. Rastelli conferma l’attacco vincente a Cittadella, ovvero Montalto e Piccolo, supportati da Castrovilli. A centrocampo confermato Croce, che però dopo 6′ deve uscire per infortunio, rilevato da Soddimo. Grassadonia conferma sostanzialmente l’undici che ha affrontato il Livorno. Inizio partita nervoso, con parecchi falli fischiati, indice dell’importanza della posta in palio. Servono 17′ per vedere il primo tiro in porta, ad opera di un volitivo Montalto, Il Foggia esercita una certa pressione a centrocampo, cosa che le frutta alcuni corner, senza però esiti positivi. La Cremonese fatica a superare la trequarti; al 38′ Piccolo impegna a terra Leali con un tiro da fuori area. Al 44′ Piccolo serve per Mogos, che di testa costringe il portiere rossoblù alla parata all’incrocio dei pali. Un minuto dopo, Piccolo spreca la più ghiotta delle occasioni: solo davanti al portiere gli spara la palla addosso, disperandosi poi. Lo 0-0 su cui termina il primo tempo è risultato sostanzialmente giusto.
La ripresa vede la Cremonese aumentare la pressione, guadagnando metri in campo, pur senza produrre nitide occasioni da rete. Al 56′ i grigiorossi recriminano per un presunto fallo di mano in area foggiana, non rilevato dall’arbitro. Gli spazi si allargano e le squadre spendono più energie; Rastelli avvicenda il generoso Piccolo con Carretta. Al 71′ Caracciolo sfiora il gol con un tiro potente e centrale, con palla fuori di poco. Un minuto dopo è Mogos a sfiorare il palo di testa, sugli sviluppi di un corner. Subito dopo è Castrovilli a costringere Leali a distendersi a terra, per deviare in corner il suo tiro radente. Grassadonia cambia Mazzeo per Iemmello; all’82’ Kragl fionda un potente diagonale, che si spegne poco a lato della porta difesa da Agazzi. Anche Rastelli prova il tutto per tutto, sostituendo il difensore Claiton con l’attaccante Strizzolo. La svolta – improvvisa – al 1′ di recupero: Arini intercetta in tuffo una palla rimpallata su tiro di Mogos, e trafigge un incerto Leali. 1-0 ed esplode lo “Zini” per un gol pesantissimo, giunto in maniera rocambolesca a pochi istanti dalla fine della partita. Il risultato pesa come un macigno sul Foggia, che non ha certo demeritato per impegno, ma ha palesato grosse lacune a livello offensivo.