Le parole di Arrigo Sacchi
Arrigo Sacchi ha parlato alla Gazzetta dello Sport della vittoria del Milan “C’è una fotografia precisa che spiega tutta la partita: nel Milan rientrava in fase difensiva anche Leao, che non lo ha quasi mai fatto in due anni. Ciò significa che la squadra era motivatissima, che i giocatori si aiutavano costantemente, che si scambiavano ruoli e posizioni ed erano sempre legati da un filo invisibile che era il gioco”.
“Adesso tutti diranno: già, ma mancava Osimhen. Allora, sgombriamo subito il campo dall’equivoco: in questo contesto, cioè con un Napoli poco grintoso, molto lento e molto prevedibile, anche Osimhen avrebbe fatto fatica. E questo spiega che un solo giocatore non può risolvere la situazione. Ci sono tre componenti fondamentali che hanno consentito ai ragazzi di Spalletti di raggiungere la vetta della classifica e di stupire il pubblico italiano: la forte motivazione, lo spirito di gruppo e l’organizzazione di gioco. Le motivazioni sono arrivate in parte dal fatto che in estate sono stati ceduti pezzi importanti del gruppo del passato, ad esempio Insigne, Mertens e Koulibaly, e tutti pensavano che la squadra si fosse indebolita. Voler dimostrare che il pregiudizio era sbagliato è stata una spinta importante”.