Il gioco dell’Inter ha entusiasmato il maestro di Fusignano, che non ha risparmiato critiche al giocatore giallorosso.
Il giorno dopo Roma–Inter, partita che ha certificato lo straordinario momento dell’Inter al cospetto di una Roma con mille problemi, Arrigo Sacchi ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport nel corso di un’intervista esclusiva. Abbastanza netta l’analisi del demiurgo del grande Milan, che si è lasciato andare a giudizi diametralmente opposti su due dei protagonisti della sfida dell’Olimpico.
“L’Inter contro la Roma ha dato una dimostrazione di forza impressionante. Ho visto un collettivo: tutti si muovevano seguendo i giusti tempi, gli spazi venivano attaccati correttamente, le verticalizzazioni erano micidiali. E poi il pressing è stato fatto con frequenza. Inzaghi? Molto bravo. Lui è sempre stato un buon allenatore, però prima gli mancava qualcosa: era un tecnico “all’italiana”. Ora, invece, ha costruito un’Inter europea dove tutti hanno imparato a interpretare lo spartito. E, se continuano così, anche in Champions a Madrid ci sarà da divertirsi. Sono convinto che, se il mio amico Ancelotti ha visto la partita, un po’ di paura se la sia presa”, ha esordito Sacchi.
Severo invece il giudizio su Nicolò Zaniolo, che non ha inciso come avrebbe dovuto: “Zaniolo deve imparare che si gioca in undici. Non può fare la battaglia uno contro tutti. Lui avrebbe grandi potenzialità, ma rischia di sperperarle tutte. Deve pensare di più”, ha commentato laconicamente il tecnico.