Le dichiarazioni di Gian Piero Gasperini in vista della finale di Coppa Italia
Dopo essersi aggiudicato lo scontro diretto Champions con la Roma, l’Atalanta è attesa dalla finale di Coppa Italia con la Juventus, dove la Dea proverà a riportare a Bergamo un trofeo che manca da ben 61 anni. Alla vigilia dell’incontro, il tecnico degli orobici Gian Piero Gasperini ha presentato la gara in conferenza stampa.
“Ho sempre pensato che la Coppa Italia fosse l’unico trofeo per l’Atalanta, in quanto Scudetto e Champions erano distanti. E invece è la terza volta che arriviamo in finale: le altre due non sono andate bene ma siamo testardi e insistiamo. Impensabile l’Europa League ma i ragazzi sono stati splendidi e hanno fatto un percorso incredibile, al quale ora manca l’ultimo miglio. Vogliamo vincere la finale e rendere la stagiome ancora più straordinaria” ha esordito il tecnico degli orobici.
“In Europa League la svolta è arrivata dopo il doppio confronto con il Liverpool. Abbiamo avuto percorso differenziati, ma abbiamo cercato di dare il massimo in ogni competizione. In Europa abbiamo preso consapevolezza di poter arrivare in fondo dopo il successo sui Reds. In Coppa Italia, invece, penso che la svolta sia stata la vittoria a San Siro contro il Milan” ha proseguito l’allenatore nerazzurro.
“Sono passati solo 5 anni dalla prima finale ed è motivo di grande orgoglio perché di quella squadra ne sono rimasti pochi. Abbiamo modificato nel tempo, ci sono state una seconda e ora una terza Atalanta. Ma sempre con spirito, motivazioni e identità: questo è un gruppo che ha bruciato le tappe. La cosa per me importante è che l’Atalanta si posizioni su una fascia che le permette di giocare spesso queste partite. Dobbiamo sempre guardare in alto, il desiderio di migliorare ci porta poi a stare stabilmente in zone alte” ha aggiunto l’ex Genoa.
“Ogni partita è diversa, non ci illudiamo che possa essere simile a quella con la Roma. Tatticamente l’assenza di Scamacca ci costringerà a provare altre soluzioni e di questo sono dispiaciuto. Non tanto per me quanto per lui, è stato privato di una finale… E lì devi portare i giocatori migliori, non toglierli. Forse dovremmo adeguarci al resto d’Europa, che almeno in semifinale le ammonizioni si azzerano. Con la Juve sarà un altro tipo di partita, spero che arriveremo domani con lo stesso spirito con cui siamo arrivati a sfidare la Roma dopo la qualificazione col Marsiglia e la stessa voglia di vincere. Così avremo più chance” ha concluso Gian Piero Gasperini.