A poche ore dal derby, c’è tanto entusiasmo in casa nerazzurra. La fiducia è evidente, come testimoniano le parole, al Corriere dello Sport, del direttore sportivo Ausilio: “La missione che era stata data a me e Fassone era quella di rafforzare la squadra con acquisti importanti rientrando nei parametri della Uefa: tutti gli obiettivi fissati dall’allenatore sono stati centrati. Ogni reparto è stato rafforzato. Ora serve tempo all’Inter per diventare una squadra, perché non è facile mettere insieme 9-10 calciatori nuovi. Come obiettivo minimo dobbiamo avere quello di tornare in Champions, ma se a marzo staremo lottando per qualcosa di più, allora lotteremo per qualcosa di più”.
Si fa chiarezza sull’affare Kondogbia: “Eravamo partiti prima del Milan perché conoscevamo il giocatore già dai tempi del Siviglia. Quei tre giorni a Monaco sono stati difficili perché c’era la pressione dei media, ma ce l’abbiamo fatta. Il prezzo è stato determinato dalla mediaticità dell’operazione”.
Una battuta anche su Perisic, tormentone estivo: “E’ stata l’operazione di calciomercato più difficile perché abbiamo preso un grande giocatore ad una società molto ricca e che non aveva urgenza di cedere. Ci abbiamo messo due mesi perché abbiamo dovuto aspettare che si incastrassero delle operazioni in uscita”.