Moise Kean ha piantato la terza bandierina nella storia del calcio. I pochi minuti giocati con la maglia della Nazionale italiana nell’amichevole di Genk contro gli Stati Uniti, vinta in extremis dagli Azzurri grazie a un gol di Matteo Politano, hanno permesso all’attaccante vercellese di diventare il primo giocatore nato negli anni 2000 a debuttare con l’Italia.
Una soddisfazione che si unisce ad altri due primati, quello del primo ‘Millennial’ a esordire in Serie A, ad appena 16 anni in uno Juventus–Pescara del 19 novembre 2016, e a segnare nel massimo campionato, con la maglia bianconera contro il Bologna il 27 maggio 2017 nell’ultima giornata del torneo 2016-2017, precedendo di poche ore Pietro Pellegri, in gol in Roma-Genoa in quella che fu l’ultima partita della carriera di Francesco Totti.
Kean, che sembra destinato al prestito a gennaio dopo non aver mai trovato spazio nella prima parte di stagione in bianconero, ha commentato la serata-evento con un pizzico di inevitabile emozione: “È stato emozionante. Mi sento fortunato, per me la maglia azzurra conta tantissimo, ci tengo davvero tanto a indossarla. La Juventus? Mi faccio sempre trovare pronto e mi alleno in attesa della mia occasione”.
Kean ha poi risposto con franchezza al paragone con Mario Balotelli: “In tanti mi hanno paragonato a lui ma sono diverso. È un bravissimo ragazzo, ma non so perché mi paragonino a lui”.
E pensare che, pochi minuti prima, lo stesso Super Mario, nuovamente uscito dal giro azzurro dopo essere rientrato all’inizio dell’era Mancini, aveva esaltato l’amico attraverso un post sul proprio account Instagram: “Finalmente !!!!!!!!” aveva scritto Super-Mario come didascalia a una foto di Kean, con l’hashtag amichevole #fieroditefrate!