Tarallucci e vino. Se mantengono le posizioni mostrate nella notte appena trascorsa, oggi è lunedì, finirà così fra Totti e Spalletti. E sarebbe cosa molto giusta, perlomeno credo.
Un incontro chiarificatore, una stretta di mano la promessa di un ruolo futuro e così via…
Però! Ho un dubbio che malignamente vorrei trasmettere a tutti gli osservatori del fenomeno calcio.
Detto che esistono i buoni e i cattivi consiglieri, credo che Totti ne abbia avuti di ottimi. Quel coup de teatre, presentarsi allo stadio, sfidando l’impopolarità (minima comunque, Roma è e sarà sempre con lui) come di uno che ci mette la faccia e si commuove (per me erano lacrime vere quando la gente cantava “un capitano c’è solo….) e catalizzando l’attenzione delle telecamere poteva farlo solo lui.
Spalletti alla fine ha alzato le mani, intuendo d’averla fatta grossa e per questo ha fatto capire che ci sarà un incontro…
Insomma tarallucci e vino, dei castelli magari! Però. Ho una curiosità maligna: quando Spalletti diceva in conferenza stampa che col Palermo c’erano i presupposti per dare la maglia da titolare a Francesco Totti, in realtà sapeva, (oppure no), che Totti stava parlando o aveva già parlato con l’inviata del tg uno?
Se lo sapeva (se cioè gli avevano riferito della sparata di Francesco) perché di quella decisione non lo aveva informato preventivamente, in settimana, un’ora prima?
Perché non gli aveva detto “Francè guarda che scendi titolare?”.
Se invece fosse stato informato dello sfogo, beh allora a tutti verrebbe il sospetto che quella decisione di affidargli la maglia da titolare in realtà potrebbe essere letta come “vedete io decido di farlo giocare e lui ancora si lamenta!?”.
Non è proprio chiaro. Di chiarissimo c’è che la Roma ha preso a girare, bene, molto bene. E’ un’altra squadra rispetto a quella di Garcia. E Luciano ha fatto molto.
Insomma affogando nel paradosso: Spalletti più ti tira su e più lo tiran giù!
Verrebbe voglia di ripescare qualcosa dal passato tipo “state buoni se potete” perché rischiate di rovinare tutto. Dicevo dei buoni e cattivi consiglieri, potrebbe darsi che Luciano e Francesco abbiano agito da soli senza suggeritori, se così fosse guardarsi in faccia, da soli, risolverebbe ogni cosa.
Detto che vale l’esempio dei bronzi che si muovono fra i cristalli, vale anche la considerazione che non ho letto difese d’ufficio simili né a Torino ai tempi di Del Piero né a Milano per Paolo Maldini. Sempre a proposito di bandiere!
Attendo la gara di stasera per capire se Juve e Napoli hanno veramente il fiatone (e ci sta), il Napoli se batte il Milan non lo ferma più nessuno in Italia! La Juventus non mi sembra per niente in crisi. Solo un folle legge una crisi dopo un pareggio che precede un’infilata di vittorie da quasi record!! Quindi il bello viene adesso. Lo avevamo detto. Per una volta lasciateci mostrare l’orgoglio per aver previsto questo ritorno al futuro con Juve Napoli Fiorentina Roma Inter e Milan tutte lì davanti e pronte per il rush finale. E chi parlava di campionato scarso è bocciato. In Francia tra prima e seconda più di venti lunghezze, nove in Spagna fra il Barcellona e le altre più o meno tante in Germania dove il Bayern deve guardarsi dal Borussia Dortmund sempre a poco meno di dieci lunghezze. All’estero più che calcio spettacolo è “mangi come paghi”.
Arriva quindi un altro diluvio di partite presto anche la Juventus in Champions e le auguriamo quella fortuna che invece ha voltato le spalle alla Roma col Real Madrid (chiamiamola col suo nome Sfiga Nera).
Mi sa che domani dobbiamo rivederci per rileggere il risultato di Napoli-Milan e Juventus-Bayern.