Guarderà la sfida da spettatore molto interessato, non certo neutrale, ma consapevole che un’eventuale eliminazione del Bayern potrebbe anche aumentare le motivazioni in vista della prossima stagione. Carlo Ancelotti siederà sulla panchina del club tedesco dal prossimo 1° luglio, ma sta già pianificando il mercato con Kalle Rummenigge.
L’ottavo di finale di Champions contro la Juventus, la stesssa squadra che lo scorso anno interruppe la corsa in Champions del Real di Ancelotti in semifinale, si annuncia molto più incerto di quanto immaginato al momento del sorteggio e il tecnico emiliano “mette in guardia” i suoi futuri giocatori, ora ancora guidati da Pep Guardiola:
“Sarà un duello equilibrato, la Juve sta attraversando un momento particolarmente positivo, ha vinto 15 partite consecutive in campionato ed è in testa alla classifica. Ma il Bayern è il Bayern: ha tanta qualità nella rosa e può concentrarsi solo sulla Champions. Ci sarà molto equilibrio, sarà decisiva la gara di ritorno a Monaco”.
Vietato però dire che la squadra di Allegri sia più concreta che bella. Da buon italiano, Ancelotti sa che la praticità è spesso la cosa più importante:
“Una buona squadra per me è quella che attacca e difende bene. Forse alla maggior parte della gente piace il calcio offensivo, ma per me è molto interessante anche guardare chi sa difendersi bene. La chiave è l’equilibrio: nella fase offensiva conta la creatività: bisogna affidarsi alle capacità, all’estro e alla tecnica dei propri giocatori, dietro occorrono impegno, concentrazione e duro lavoro”.
Commento anche all’originale scelta di Leo Messi, con il suo “rigore di seconda” contro il Celta: “Sono rimasto sorpreso, ma c’è un regolamento e finché lo si rispetta si può fare ciò che si vuole. Certo, se lo fai in Spagna va tutto bene, ma se lo fai in Italia, forse hai qualche problema in più”.