L’avventura di Marc Wilmots alla guida del Belgio è finita male. Dopo la delusione al Mondiale 2014, terminato ai quarti contro l’Argentina, ad Euro 2016 la marcia si interruppe allo stesso punto a sorpresa contro il Galles.
Proprio dopo la rassegna francese il distacco non fu indolore con il gruppo, tutt’altro che persuaso riguardo ai metodi di allenamento e alle tattiche scelte da Wilmots, che ha poi allenato con poca fortuna anche la Costa d’Avorio, mancando la qualificazione al Mondiale 2018.
Ora emergono particolari inediti sul clima non certo idilliaco che si respirava durante l’Europeo all’interno dello spogliatoio del Belgio attraverso le dichiarazioni che Wilmots ha rilasciato a “beIn Sports”, contenenti una clamorosa accusa al padre di Thibaut Courtois: “Prima di un paio di partite dell’Europeo diedi la formazione alla squadra alle 18 e dopo quindici minuti questa girava già sui social: questo significa che uno dei ragazzi ha tradito la Nazionale e in base alle informazioni che ho raccolto da vari giornalisti francesi il colpevole è il padre di Courtois”.
“Permettere ai rivali di risparmiare tempo per preparare la partita conoscendo il nostro schieramento significa non rispettare la propria patria è una cosa molto triste” ha aggiunto Wilmots.
Immediata la sdegnata smentita di Thierry Courtois: “Wilmots mi ha diffamato, non comprendo le sue accuse. Io stesso sono stato un atleta (giocatore di pallavolo, ndr), allenatore e direttore tecnico, so cosa significa lottare tutti insieme per un obiettivo e per questo mai mi permetterei di fare una cosa del genere, di lasciar filtrare delle indiscrezioni. È una sciocchezza, se Wilmots dice di avere delle prove, le presenti”.