In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, Berlusconi ha ripercorso i 30 anni di presidenza rossonera. Tanta soddisfazione per quanto fatto: “Siamo partiti puntando al 10. Per com’è andata direi 10 e lode. Sono stati trent’anni magici. Abbiamo vinto più di tutti. Ci siamo conquistati 363 milioni di simpatizzanti nel mondo. Il giorno più bello? Tanti. Indimenticabile è la vittoria a Barcellona della prima Coppa Campioni, battendo 4-0 la Steaua Bucarest. Fu l’intero popolo rossonero, non soltanto la squadra, a vincere la Coppa. Ma sono indimenticabili, per motivi diversi, anche le due finali di Atene. Vorrei cancellare la rimonta del Liverpool a Istanbul”.
Chiari gli obiettivi futuri: “In questi anni abbiamo vissuto 8 finali di Champions. Entro 5 anni dobbiamo arrivare a 10”. Sulla stagione in corso, il patron del Diavolo è trasparente: “E’ evidente che l’Europa League oggi è l’obiettivo alla nostra portata, ma è altrettanto evidente che non ci accontentiamo di questo. Non basterebbe, ma alzare la Coppa Italia sarebbe importante. Chiederò a Mihajlovic di vincere tutte le partite da qui alla fine”.
Ci si sofferma sulla vendita del club: “Il mio obiettivo è il bene del Milan. Nel calcio moderno sono entrati soggetti dotati di risorse infinite e quindi è difficile rimanere competitivi al massimo livello. Per questo abbiamo ritenuto che l’apporto di energie e capitali freschi fosse necessario. Abbiamo una negoziazione in corso, aspettiamo che si concluda. Io presidente a vita? Vediamo come andranno i prossimi 30 anni, poi decideremo…”.
Infine una battuta anche su Balotelli: “Si sta rimettendo da seri problemi di salute. Se riuscirà a evitare gli errori del passato, potrà essere una risorsa. Credo valga la pena di provare”.