Silvio Berlusconi detta le regola del nuovo Monza.
Il neo proprietario del club brianzolo, che ha rilevato attraverso Fininvest, non usa mezzi termini nel tracciare la via. “I giocatori dovranno avere i capelli in ordine, c’è già un parrucchiere di Monza che ha detto che li taglierà gratis – racconta -. Niente barba e niente tatuaggi e non dovranno portare orgogliosamente orecchini vari. Dovranno essere un esempio di correttezza in campo. Si scuseranno con gli avversari in caso di fallo e tratteranno l’arbitro come un signore. Se richiesto l’autografo non faranno schizzi, ma scriveranno bene nome e cognome. Inoltre andranno sempre in giro vestiti con sobrietà e a modo. Voglio qualcosa di diverso dal calcio attuale”.
“Tutto sta tornando: è romantico. Non tradisco il Milan: torno a casa, sono sempre stato del Calcio Monza e ringrazio ancora il presidente Berlusconi. Non avrei potuto essere coinvolto nella gestione di altre società lombarde: da ragazzino ho preso botte a Como, ma anche a Forlì. Il Monza è la mia squadra. Per me sono stati dieci molto belli da dirigente biancorosso: e poi ho sempre seguito il Monza, anche quando ero al Milan e Daniele Massaro può testimoniare che negli spogliatoi del Milan domandavo subito il risultato del Monza” aveva invece detto l’amministratore delegato Adriano Galliani qualche giorno fa.