
Il direttore sportivo del Bologna parla del forte impatto avuto dal tecnico serbo, vittorioso in casa dell'Inter alla prima dopo l'esonero di Inzaghi.
Neppure il più ottimista dei tifosi poteva immaginare che il debutto-bis di Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Bologna, dieci anni dopo la fine della prima esperienza, potesse essere così trionfale.
I rossoblù a secco di successi da fine settembre hanno violato il campo dell’Inter rilanciandosi prepotentemente nella corsa alla salvezza, complici anche gli altri risultati.
A parlarne è stato il ds Riccardo Bigon, che si è soffermato anche sul sofferto esonero di Inzaghi: “Nella mia carriera l’esonero di un allenatore è un fatto molto raro. Inzaghi al di là del fatto si essere un tecnico molto preparato e scrupoloso è una persona straordinaria, con grandi valori e mi è dispiaciuto che sia dovuto andare via. Ma ci sono determinate situazioni in cui paga l’allenatore. Noi abbiamo cercato di portare avanti un progetto in cui credevo io e anche il mister, ma ora abbiamo cambiato pagina ed è arrivato Mihajlovic che non ci ha pensato un istante a dire di sì, convinto di potercela fare e questa sua carica l’ha avvertita anche la squadra“.
“Vincere in casa dell’Inter non era prevedibile, soprattutto visto il momento che stavamo passando – ha aggiunto l’ex dirigente del Napoli – Ma il calcio è bello anche per questo e il mister è riuscito a dare una spinta psicologica alla squadra che ci ha dato dentro conquistando una vittoria molto importante”.