Cristiano Biraghi ha realizzato il primo gol in Nazionale già alla terza presenza, diventando il secondo cernuschese della storia a segnare in azzurro dopo Gaetano Scirea. In mezzo, Giovanni Tricella, campione d’Italia con il Verona nel 1985 e poi anche in forza alla Juventus e in precedenza all’Inter, non riuscì a marchiare con un gol l’esperienza azzurra sfociata nella partecipazione, senza giocare, al Mondiale 1986.
Biraghi peraltro non è certo uno abbonato alle segnature, avendo realizzato in carriera appena otto gol, Nazionali giovanili incluse, così la rete che ha scacciato dall’orizzonte dell’Italia l’incubo Serie B della Nations League resterà nella storia, anche della Fiorentina. Il club manager viola Giancarlo Antognoni, uno che di Nazionale se ne intende, ha elogiato il terzino cresciuto nell’Inter parlando a margine di un evento presso il Comune di Prato: “Biraghi è un ragazzo che si impegna sempre al massimo, il fatto che abbia realizzato una rete decisiva mi fa molto piacere – ha detto il campione del mondo 1982 – Il gol è stato il coronamento del lavoro fatto in questi due anni a Firenze. La sua dedica particolare ad Astori è stata bellissima, noi lo ricordiamo tutti con grande affetto”.
Antognoni ha poi ricordato le perplessità della tifoseria al momento dell’acquisto: “Biraghi lo abbiamo preso a Pescara quando era retrocesso in B, con varie perplessità anche da parte della gente, però il carattere, la sua volontà e l’aiuto di mister Pioli, l’hanno portato a raggiungere un traguardo importante sia per lui che per la Fiorentina. Il momento speciale che sta vivendo è una grande soddisfazione”.